Per questa settimana si è deciso di utilizzare la rubrica "Costruire tendenze" sotto un altro punto di vista: "Costruire il futuro".
Per fare questo però è inevitabile toccare l'argomento bamboccioni, termine molto in voga in questo periodo.
Bamboccione per davvero o per circostanza?
Bamboccione nell'accezione di uomo dal comportamento infantile e viziato, poco maturo o responsabile che non ha voglia di fare niente, oppure bamboccione nel senso di "povero sfigato" che non riesce ad andare a vivere da solo pur facendosi un "mazzo così"?
Tante persone si possono ricondurre alla prima categoria, ma ancor di più alla seconda.
Nella vita si può scegliere di fare tante cose: ad esempio finire le scuole superiori ed andare a lavorare come venditore, commerciale, operaio turnista, meccanico magazziniere ecc... (ovviamente tutti lavori a cui bisogna dare elevatissimo rispetto), o scegliere di andare a fare l'università per studiare una "professione".
Ecco fatto.
Una laurea con un buon voto e via nel mondo del lavoro.
E soprattutto via ad una vita nuova, un progetto, l'idea di vivere da solo.
Un'emozione incredibile, finalmente la propria "libertà".
Dimenticate tutto.
Perché? Si studia 5 anni per andare a fare una "professione" in cui si lavora su ritmi disumani (ok la gavetta ci sta), e soprattutto in cui si viene pagati due lire ed il più delle volte presi anche in giro.
Detto questo facciamo due conti: il biglietto del treno, il biglietto per la metropolitana, il pasto al bar, la benzina, le spese per il weekend, la cena con la "morosa"... le due lire son già andate in fumo.
Vivere da soli? E come si fa?
Comprarsi una casa è un'utopia, andare in affitto anche, visti i prezzi delle abitazioni e delle locazioni.
Forse sotto un ponte... Tralasciando questo aspetto, ci sono altre mille difficoltà nell'andare a vivere da soli.
Prendendo spunto dal reportage ironico "Lezioni di bilocale ampio soggiorno" di Marco Arrigoni, la vita con il cordone ombelicale staccato è una jungla piena di insidie.
A partire dalla scelta della casa.
Innanzitutto bisogna sceglierla, girare mille agenzie e visionare decine e decine di immobili... poiché c'è sempre chi vuole speculare e cerca di "fregare" la gente.
Bisogna valutare le proprie esigenze, cioè scovare le caratteristiche che si desiderano per la propria abitazione.
La presenza del box o del posto auto, la vicinanza ai mezzi di trasporto, il posizionamento ai piani alti, la luminosità, la presenza di balconi o terrazzi e di riscaldamento autonomo, oltre all'inserimento dell'immobile in contesti abitativi medio-piccoli, il posizionamento in strade poco trafficate e tranquille, la disposizione degli spazi interni.
Anche lo stato dell'edificio, gli impianti, il giardino, e chi più ne ha più ne metta.
Scelta l'abitazione inizia un altro film: il capitolato, il fuori capitolato, il mutuo (nel caso si decida per l'acquisto), il notaio, le pratiche per il rogito, i vari allacciamenti... E poi non si può certo vivere in un cubo bianco.
Bisogna scegliere gli arredi, l'illuminazione, gli elettrodomestici, la televisione. Praticamente un suicidio per il portafoglio.
Ma i problemi non sono finiti. La casa bisogna anche viverla, è il nostro nido.
Quindi è necessario tenerla pulita, curarla, e anche coccolarla.
"Agghindarla" secondo il proprio gusto e quello della propria compagna o compagno, ricevere amici, parenti... La vita poi continua, si cresce, il nucleo familiare aumenterà con dei bambini. La casa è importante quindi, bisogna guadagnarsela con la fatica ed il sudore, è una sorta di obiettivo per il futuro di tutti i giovani.
Le aspettative purtroppo non sono delle migliori, soprattutto vista la crisi economico-finanziaria.
Fare il grande passo diventa sempre più difficile.
Le difficoltà ci sono per tutti per carità, ma finché qualcuno non farà qualcosa per fermare i "furbetti" che se ne approfittano dei poveri precari, i bamboccioni avranno vita... lunga!!
Stefano Pulici
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giovedì 23 ottobre 2008
Vetro & Alluminio, così la casa cambia pelle
Un architetto con l'anima dello stilista.
Se volessimo trovare uno slogan probabilmente il più efficace per descrivere il lavoro di Maurizio Zambelli potrebbe essere questo.
Se infatti Ferré o Dolce e Gabbana disegnano le loro esclusive creazioni pensando a donne da sogno l'architetto di Bergamo concepisce le sue creazioni, ugualmente esclusive, "vestendo" gli edifici grazie alle sue geniali intuizioni.
"Avranno meno charme ma almeno gli edifici non si muovono ed è più facile prendere le misure - sorride - L'unica cosa che invidio agli stilisti è la maggiore libertà. Noi alla fine dipendiamo sempre dai committenti che però alle volte sono realmente illuminati e diventano dei veri mecenati".
Un po' quello che è capitato con la ristrutturazione della "Lovato Electric S.p.a" di Gorle, dove nei mesi scorsi Zambelli ha "firmato" la sua ultima creazione.
"La collaborazione con la Lovato è iniziata nel 2000, quando mi hanno commissionato la realizzazione della loro nuova sede - spiega - in quel caso abbiamo scelto per una struttura molto funzionale e luminosa, in grado di garantire spazi e confort ai dipendenti e insieme fosse fatta per durare nel tempo e abbattere le spese di manutenzione.
Siccome l'azienda si occupa di teleruttori elettrici la suggestione è stata quella di creare un'architettura in movimento, una scatola che si apre e si piega, come mi piace definirla, fatta di volumi sovrapposti che ne mutano l'immagine a seconda dei punti di vista".
Il risultato è stato davvero sorprendente, una struttura funzionale e insieme Hi-Tec capace di rappresentare pienamente il brand della Lovato.
La vera sfida per Zambelli è però arrivata l'anno scorso, con il progetto per la ristrutturazione della vecchia sede.
"La nuova e la vecchia struttura sono vicinissime tra di loro, quindi l'obiettivo è stato quello di creare un unicum che creasse emozione.
Anziché intervenire sull’edificio esistente ho preferito vestirlo con una struttura in pannelli “Reynobond” realizzati su disegno in grandi dimensioni e ancorati alla sottostruttura”.
Questa “seconda pelle” in vetro e alluminio ha consentito di trasformare completamente il vecchio edificio, garantendo una perfetta ventilazione naturale e l’isolamento acustico.
“Non più la vecchia fabbrica ma un’architettura aperta, sia verso l’esterno che l’interno”.
Roberto Canali
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Se volessimo trovare uno slogan probabilmente il più efficace per descrivere il lavoro di Maurizio Zambelli potrebbe essere questo.
Se infatti Ferré o Dolce e Gabbana disegnano le loro esclusive creazioni pensando a donne da sogno l'architetto di Bergamo concepisce le sue creazioni, ugualmente esclusive, "vestendo" gli edifici grazie alle sue geniali intuizioni.
"Avranno meno charme ma almeno gli edifici non si muovono ed è più facile prendere le misure - sorride - L'unica cosa che invidio agli stilisti è la maggiore libertà. Noi alla fine dipendiamo sempre dai committenti che però alle volte sono realmente illuminati e diventano dei veri mecenati".
Un po' quello che è capitato con la ristrutturazione della "Lovato Electric S.p.a" di Gorle, dove nei mesi scorsi Zambelli ha "firmato" la sua ultima creazione.
"La collaborazione con la Lovato è iniziata nel 2000, quando mi hanno commissionato la realizzazione della loro nuova sede - spiega - in quel caso abbiamo scelto per una struttura molto funzionale e luminosa, in grado di garantire spazi e confort ai dipendenti e insieme fosse fatta per durare nel tempo e abbattere le spese di manutenzione.
Siccome l'azienda si occupa di teleruttori elettrici la suggestione è stata quella di creare un'architettura in movimento, una scatola che si apre e si piega, come mi piace definirla, fatta di volumi sovrapposti che ne mutano l'immagine a seconda dei punti di vista".
Il risultato è stato davvero sorprendente, una struttura funzionale e insieme Hi-Tec capace di rappresentare pienamente il brand della Lovato.
La vera sfida per Zambelli è però arrivata l'anno scorso, con il progetto per la ristrutturazione della vecchia sede.
"La nuova e la vecchia struttura sono vicinissime tra di loro, quindi l'obiettivo è stato quello di creare un unicum che creasse emozione.
Anziché intervenire sull’edificio esistente ho preferito vestirlo con una struttura in pannelli “Reynobond” realizzati su disegno in grandi dimensioni e ancorati alla sottostruttura”.
Questa “seconda pelle” in vetro e alluminio ha consentito di trasformare completamente il vecchio edificio, garantendo una perfetta ventilazione naturale e l’isolamento acustico.
“Non più la vecchia fabbrica ma un’architettura aperta, sia verso l’esterno che l’interno”.
Roberto Canali
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lunedì 20 ottobre 2008
Visita alle due torri “pendenti” realizzate dalla CMB che ospiteranno gli esclusivi hotel di Rho-Pero
Per mesi hanno incuriosito automobilisti e passanti, la domanda sempre quella, ma cosa si cela dietro quelle due torri "storte" che stanno sorgendo all'entrata sud di Fieramilano?
La risposta è arrivata nei giorni scorsi, nel corso della conferenza stampa organizzata da Luigi Roth, presidente di Fondazione Fiera Milano, nel cantiere, ormai in fase di conclusione, dei due nuovi hotel a servizio del polo fieristico.
Firmate da Dominique Perrault, uno dei più affermati architetti transalpini, le due torri "pendenti" di Fieramilano Rho sono state realizzate dalla Cmb e verranno affidate, per la gestione, alla catena NH Hoteles.
“Queste torri sono un nuovo segno sul territorio - ha dichiarato Luigi Roth - così come lo è questa grande infrastruttura fieristica, e portano ulteriore valore a questo nostro parco delle architetture”.
Un progetto esclusivo completato a tempi di record, come ha sottolineato il presidente di Fondazione Fiera Milano, Leonardo Carioni, complimentandosi con la direzioni lavori per la celerità dell'intervento, concluso in soli 20 mesi e 400mila ore di lavoro, al ritmo di un piano ogni 15 giorni.
Gli hotel, che garantiranno un totale di 400 camere per circa 800 posti letto, si distinguono per le oltre 1.000 finestre disposte in modo irregolare, e per le 20.000 lastre di vetro gres ventilate con intercapedine che ne ricoprono le facciate.
Una soluzione inedita a livello europeo, studiata per contenere la dispersione termica.
La torre più alta misura 72 metri ed è rivolta verso Fieramilano, quella più bassa 65 e “guarda” a Milano.
Due monoliti inclinati di 5 gradi seguendo la geniale intuizione di Dominique Perrault, che ha voluto in questo modo rendere il suo personalissimo omaggio a Milano.
"Per un architetto è un grande traguardo riuscire a portare la bellezza anche in quelle parti della città che solitamente vengono vissute come luoghi periferici e magari un po' tristi".
Gli alberghi disegnati da Perrault fanno parte di quello che ormai può essere considerato il "parco delle architetture" di Fieramilano.
“Non solo abbiamo rispettato i tempi ma tutto si è svolto senza problemi - è intervenuto Francesco Chiabrando, direttore tecnico di Cmb - nessun incidente e nessun ricorso legale.
Una rarità per un cantiere di così complesso".
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La risposta è arrivata nei giorni scorsi, nel corso della conferenza stampa organizzata da Luigi Roth, presidente di Fondazione Fiera Milano, nel cantiere, ormai in fase di conclusione, dei due nuovi hotel a servizio del polo fieristico.
Firmate da Dominique Perrault, uno dei più affermati architetti transalpini, le due torri "pendenti" di Fieramilano Rho sono state realizzate dalla Cmb e verranno affidate, per la gestione, alla catena NH Hoteles.
“Queste torri sono un nuovo segno sul territorio - ha dichiarato Luigi Roth - così come lo è questa grande infrastruttura fieristica, e portano ulteriore valore a questo nostro parco delle architetture”.
Un progetto esclusivo completato a tempi di record, come ha sottolineato il presidente di Fondazione Fiera Milano, Leonardo Carioni, complimentandosi con la direzioni lavori per la celerità dell'intervento, concluso in soli 20 mesi e 400mila ore di lavoro, al ritmo di un piano ogni 15 giorni.
Gli hotel, che garantiranno un totale di 400 camere per circa 800 posti letto, si distinguono per le oltre 1.000 finestre disposte in modo irregolare, e per le 20.000 lastre di vetro gres ventilate con intercapedine che ne ricoprono le facciate.
Una soluzione inedita a livello europeo, studiata per contenere la dispersione termica.
La torre più alta misura 72 metri ed è rivolta verso Fieramilano, quella più bassa 65 e “guarda” a Milano.
Due monoliti inclinati di 5 gradi seguendo la geniale intuizione di Dominique Perrault, che ha voluto in questo modo rendere il suo personalissimo omaggio a Milano.
"Per un architetto è un grande traguardo riuscire a portare la bellezza anche in quelle parti della città che solitamente vengono vissute come luoghi periferici e magari un po' tristi".
Gli alberghi disegnati da Perrault fanno parte di quello che ormai può essere considerato il "parco delle architetture" di Fieramilano.
“Non solo abbiamo rispettato i tempi ma tutto si è svolto senza problemi - è intervenuto Francesco Chiabrando, direttore tecnico di Cmb - nessun incidente e nessun ricorso legale.
Una rarità per un cantiere di così complesso".
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La casa popolare a edilizia sociale
Giovani coppie, anziani, studenti, stranieri: sono sempre di più le categorie sociali che oggi non hanno i requisiti per accedere all'edilizia residenziale pubblica, ma nemmeno i mezzi per sostenere i prezzi di mercato delle abitazioni.
Dal 1986 a oggi, il costo delle locazioni è costantemente aumentato, ed è aumentato anche il divario rispetto al livello degli stipendi.
L'argomento è stato affrontato nel corso della conferenza inaugurale del Forum Architettura organizzato da Il Sole 24 Ore alla Triennale di Milano lo scorso 3 ottobre.
Sulla questione, come purtroppo in altri ambiti, il nostro Paese è in ritardo rispetto al resto d'Europa, dove l'housing sociale rappresenta il 20% del mercato, mentre in Italia è fermo al 5%.
Anche per questo, nel 1999, la Fondazione Cariplo ha dato vita al Progetto Housing Sociale, studiando modalità di intervento, diverse dalle tradizionali erogazioni a fondo perduto, capaci di dare risposte qualitativamente e quantitativamente innovative al bisogno socio-abitativo.
Il Progetto ha preso avvio concretamente nel 2004, quando con la partecipazione della Regione Lombardia e dell'Anci regionale, è stata costituita la Fondazione Housing Sociale (Fhs), il soggetto operativo incaricato di svilupparne struttura e contenuti.
Lo strumento attuativo è un fondo d'investimento immobiliare etico a remunerazione moderata, il Fondo Abitare Sociale 1, che ha raccolto 85 milioni di euro da Fondazione Cariplo, Regione Lombardia, Cassa Depositi e Prestiti, Banca Intesa San Paolo, Banca Popolare di Milano, Cassa Italiana dei Geometri, Generali Assicurazioni e Gruppo Pirelli/Telecom.
Avviato nel 2006, il fondo prevede che gli investimenti vengano completati entro il 2011 ed è gestito da Polaris Investment Sgr.
Il programma sperimentale di edilizia sociale attivato prevede che si realizzino villaggi urbani integrati, delle dimensioni di almeno 100 alloggi, all’interno dei quali promuovere dei mix di residenti e di funzioni studiati in modo da assicurare la loro sostenibilità, nonché interventi di edilizia residenziale universitaria per ospitare gli studenti fuori sede.
Il canone di locazione corrisponde in genere al canone moderato o convenzionato introdotti dalla Regione Lombardia, pari a circa 65-75 euro/anno per metro quadro.
Tra gli interventi allo studio, è già in fase di realizzazione a Crema un complesso residenziale costituito da 90 appartamenti, servizi di vicinato e scuola materna per 125 bambini.
Formato da un unico organismo costituito da tre distinti blocchi edilizi, articolati sull’asse nord-sud per offrire alla residenza il miglior orientamento possibile in termini di irraggiamento solare, di vista e di riscontro d’aria (su almeno 2 lati per ciascuna unità abitativa), i due blocchi residenziali (il terzo è la scuola materna) sono caratterizzati in copertura da un’imponente pensilina metallica integrata con un sistema di pannelli fotovoltaici.
L’edificio è stato infatti concepito in classe A+, con un fabbisogno energetico inferiore a 14 KWh/mq/anno.
Teleriscaldamento con distribuzione a pannelli a pavimento, controllo della ventilazione con recupero energetico e deumidificazione dell’aria: progetti di edilizia sociale lontani anni luce da quelle “case popolari” degli Anni Settanta che ancora oggi simboleggiano povertà e degrado.
Finalmente, anche in Italia, inizia a farsi strada un’edilizia sociale di qualità e “sostenibile” in tutti i sensi: per le tasche dei meno abbienti e per l’intera comunità.
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Dal 1986 a oggi, il costo delle locazioni è costantemente aumentato, ed è aumentato anche il divario rispetto al livello degli stipendi.
L'argomento è stato affrontato nel corso della conferenza inaugurale del Forum Architettura organizzato da Il Sole 24 Ore alla Triennale di Milano lo scorso 3 ottobre.
Sulla questione, come purtroppo in altri ambiti, il nostro Paese è in ritardo rispetto al resto d'Europa, dove l'housing sociale rappresenta il 20% del mercato, mentre in Italia è fermo al 5%.
Anche per questo, nel 1999, la Fondazione Cariplo ha dato vita al Progetto Housing Sociale, studiando modalità di intervento, diverse dalle tradizionali erogazioni a fondo perduto, capaci di dare risposte qualitativamente e quantitativamente innovative al bisogno socio-abitativo.
Il Progetto ha preso avvio concretamente nel 2004, quando con la partecipazione della Regione Lombardia e dell'Anci regionale, è stata costituita la Fondazione Housing Sociale (Fhs), il soggetto operativo incaricato di svilupparne struttura e contenuti.
Lo strumento attuativo è un fondo d'investimento immobiliare etico a remunerazione moderata, il Fondo Abitare Sociale 1, che ha raccolto 85 milioni di euro da Fondazione Cariplo, Regione Lombardia, Cassa Depositi e Prestiti, Banca Intesa San Paolo, Banca Popolare di Milano, Cassa Italiana dei Geometri, Generali Assicurazioni e Gruppo Pirelli/Telecom.
Avviato nel 2006, il fondo prevede che gli investimenti vengano completati entro il 2011 ed è gestito da Polaris Investment Sgr.
Il programma sperimentale di edilizia sociale attivato prevede che si realizzino villaggi urbani integrati, delle dimensioni di almeno 100 alloggi, all’interno dei quali promuovere dei mix di residenti e di funzioni studiati in modo da assicurare la loro sostenibilità, nonché interventi di edilizia residenziale universitaria per ospitare gli studenti fuori sede.
Il canone di locazione corrisponde in genere al canone moderato o convenzionato introdotti dalla Regione Lombardia, pari a circa 65-75 euro/anno per metro quadro.
Tra gli interventi allo studio, è già in fase di realizzazione a Crema un complesso residenziale costituito da 90 appartamenti, servizi di vicinato e scuola materna per 125 bambini.
Formato da un unico organismo costituito da tre distinti blocchi edilizi, articolati sull’asse nord-sud per offrire alla residenza il miglior orientamento possibile in termini di irraggiamento solare, di vista e di riscontro d’aria (su almeno 2 lati per ciascuna unità abitativa), i due blocchi residenziali (il terzo è la scuola materna) sono caratterizzati in copertura da un’imponente pensilina metallica integrata con un sistema di pannelli fotovoltaici.
L’edificio è stato infatti concepito in classe A+, con un fabbisogno energetico inferiore a 14 KWh/mq/anno.
Teleriscaldamento con distribuzione a pannelli a pavimento, controllo della ventilazione con recupero energetico e deumidificazione dell’aria: progetti di edilizia sociale lontani anni luce da quelle “case popolari” degli Anni Settanta che ancora oggi simboleggiano povertà e degrado.
Finalmente, anche in Italia, inizia a farsi strada un’edilizia sociale di qualità e “sostenibile” in tutti i sensi: per le tasche dei meno abbienti e per l’intera comunità.
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La Casa intelligente, baciata dal Sole
Semplice, come gli elementi di cui si compone: legno, vetro, ferro e pietra.
Semplice, come l'idea di sfruttare sia l'apporto gratuito del sole, grazie ad un grande pannello fotovoltaico, sia l'energia geotermica, per mezzo di una pompa di calore elettrica.
La volontà di costruire un'abitazione unifamiliare moderna e confortevole per la figlia si è trasformata per un padre costruttore in una bella sfida e si è concretizzata in una villetta con tutti i comfort in una tranquilla zona residenziale a Calcinate, a pochi km da Bergamo.
Per Costante Vavassori, uno dei titolari della Viessevi Snc, impresa che vanta un'esperienza più che trentennale nel settore delle costruzioni - l'interesse per le fonti di energia rinnovabili e per i materiali che garantiscono elevate prestazioni nell'isolamento nasce durante un soggiorno a Friburgo, piacevole città situata nel sud della Germania e meglio nota come Solar Stadt, ovvero la “città solare”.
Un appellattivo non casuale.
Friburgo si è dotata di uno dei captatori solari più grandi d'Europa e del più importante centro di ricerca europeo sull'energia solare (il Fraunhofer Institut) ed è diventata un riferimento per il settore dell'edilizia ad alte prestazioni ambientali.
Un viaggio ricco e stimolante, che ha trascinato Costante Vavassori in questa scommessa ai confini con l'esperimento: realizzare per la figlia un'abitazione unifamiliare che risponda ai rigorosi paramentri di CasaClima Classe A (a questa classe appartengono gli edifici con un consumo annuo inferiore a 30 kWh/mq), che utilizzi gli apporti gratuiti del sole e dell'energia geotermica, evitando emissioni di CO2 e che sia interessante anche dal punto di vista architettonico.
L'edificio è in grado di esprimere originalità e semplicità minimale.
Si tratta di due volumi giustapposti: uno, orientato a sud, è caratterizzato da ampie vetrate che donano luce agli ambienti e ottimizzano gli apporti solari in inverno.
L'altro volume, orientato a nord, è interamente rivestito da piccoli blocchi in marmo che hanno una funzione termoregolatrice degli ambienti interni.
I due volumi sono bilanciati da un insieme di aggetti e schermature che facilmente risolvono il surriscaldamento della struttura durante il periodo estivo.
Particolare cura è stata dedicata all'isolamento.
L'edificio è interamente realizzato con blocchi Isotex in conglomerato di legno e cemento, una soluzione che garantisce una trasmittanza termica inferiore a 0,26 W/mqK, mentre il polistirene espanso sinterizzato (EPS) - un materiale altamente isolante, economico e leggero - è stato utilizzato per il rivestimento esterno.
Inoltre, in fase di realizzazione, l'impresa edile ha dedicato la massima attenzione all'annullamento dei ponti termici.
Anche i serramenti, realizzati in legno okumè con rivestimento esterno in alluminio, vantano una trasmittanza termica media di 1,2W/mqK. Entriamo ora nel locale tecnico, vero cuore impiantistico dell'abitazione.
Due sonde geotermiche che raggiungono una profondità di 90 m forniscono energia geotermica alla pompa di calore elettrica, in grado di produrre acqua calda sanitaria, riscaldamento in inverno e raffrescamento in estate, attraverso un impianto a pannelli radianti a pavimento.
Un impianto di deumidificazione RDZ, evita la formazione della condensa quando, durante il periodo estivo, la modalità di condizionamento è in funzione.
Inoltre, la villetta è dotata di un sistema di ventilazione controllata con recupero di calore per estrarre l'aria viziata trattenendo gran parte dell’energia termica.
Il gruppo di areazione, di produzione olandese Zehnder, fornisce aria fresca in quantità regolabile ai sistemi di distribuzione locali. L'impianto fotovoltaico, vero segno distintivo della villetta, è realizzato con moduli HIT Sanyo.
Con la sua potenza installata di 4.1 kWp, è collegato in rete e beneficia degli incentivi del Conto Energia.
La combinazione di pompa di calore elettrica e impianto fotovoltaico rende superfluo l'allacciamento alla rete gas, con considerevoli risparmi di emissioni e in bolletta.
Dopo questo esperimento, riuscito, Costante Vavassori intende diffondere su larga scala altri edifici intelligenti, alcuni già in fase di realizzazione, con standard minimo CasaClima Classe A.
Un Team di professionisti per vincere la sfida
• Impresa Edile Viessevi Snc - Calcinate (BG) - Tel. 035 4423459 • Studio Tecnico Associato di Ingegneria e Architettura Ing. Selvagno E. - Monza (MB) - Tel. 039 388249 • Ab Project Srl - Dalmine (BG) - Tel. 035 373239 • C&P Isotex Srl - Poviglio (RE) - Tel. 0522 965555 • Pozzoli Impianti Srl - Brugherio (MI) - Tel. 039 870116 • Impianti Elettrici Canonico Luigi & C. Snc - Calcinate (BG) Tel. 035 841408 • P&P Di Pezzotta Snc - Palosco (BG) - Tel. 035 845460 • E-transfer Srl - Thiene (VI) - Tel. 0445 381912 • Termoidraulica Pagani Srl - Castelli Calepio (BG) Tel. 035 4425663
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Semplice, come l'idea di sfruttare sia l'apporto gratuito del sole, grazie ad un grande pannello fotovoltaico, sia l'energia geotermica, per mezzo di una pompa di calore elettrica.
La volontà di costruire un'abitazione unifamiliare moderna e confortevole per la figlia si è trasformata per un padre costruttore in una bella sfida e si è concretizzata in una villetta con tutti i comfort in una tranquilla zona residenziale a Calcinate, a pochi km da Bergamo.
Per Costante Vavassori, uno dei titolari della Viessevi Snc, impresa che vanta un'esperienza più che trentennale nel settore delle costruzioni - l'interesse per le fonti di energia rinnovabili e per i materiali che garantiscono elevate prestazioni nell'isolamento nasce durante un soggiorno a Friburgo, piacevole città situata nel sud della Germania e meglio nota come Solar Stadt, ovvero la “città solare”.
Un appellattivo non casuale.
Friburgo si è dotata di uno dei captatori solari più grandi d'Europa e del più importante centro di ricerca europeo sull'energia solare (il Fraunhofer Institut) ed è diventata un riferimento per il settore dell'edilizia ad alte prestazioni ambientali.
Un viaggio ricco e stimolante, che ha trascinato Costante Vavassori in questa scommessa ai confini con l'esperimento: realizzare per la figlia un'abitazione unifamiliare che risponda ai rigorosi paramentri di CasaClima Classe A (a questa classe appartengono gli edifici con un consumo annuo inferiore a 30 kWh/mq), che utilizzi gli apporti gratuiti del sole e dell'energia geotermica, evitando emissioni di CO2 e che sia interessante anche dal punto di vista architettonico.
L'edificio è in grado di esprimere originalità e semplicità minimale.
Si tratta di due volumi giustapposti: uno, orientato a sud, è caratterizzato da ampie vetrate che donano luce agli ambienti e ottimizzano gli apporti solari in inverno.
L'altro volume, orientato a nord, è interamente rivestito da piccoli blocchi in marmo che hanno una funzione termoregolatrice degli ambienti interni.
I due volumi sono bilanciati da un insieme di aggetti e schermature che facilmente risolvono il surriscaldamento della struttura durante il periodo estivo.
Particolare cura è stata dedicata all'isolamento.
L'edificio è interamente realizzato con blocchi Isotex in conglomerato di legno e cemento, una soluzione che garantisce una trasmittanza termica inferiore a 0,26 W/mqK, mentre il polistirene espanso sinterizzato (EPS) - un materiale altamente isolante, economico e leggero - è stato utilizzato per il rivestimento esterno.
Inoltre, in fase di realizzazione, l'impresa edile ha dedicato la massima attenzione all'annullamento dei ponti termici.
Anche i serramenti, realizzati in legno okumè con rivestimento esterno in alluminio, vantano una trasmittanza termica media di 1,2W/mqK. Entriamo ora nel locale tecnico, vero cuore impiantistico dell'abitazione.
Due sonde geotermiche che raggiungono una profondità di 90 m forniscono energia geotermica alla pompa di calore elettrica, in grado di produrre acqua calda sanitaria, riscaldamento in inverno e raffrescamento in estate, attraverso un impianto a pannelli radianti a pavimento.
Un impianto di deumidificazione RDZ, evita la formazione della condensa quando, durante il periodo estivo, la modalità di condizionamento è in funzione.
Inoltre, la villetta è dotata di un sistema di ventilazione controllata con recupero di calore per estrarre l'aria viziata trattenendo gran parte dell’energia termica.
Il gruppo di areazione, di produzione olandese Zehnder, fornisce aria fresca in quantità regolabile ai sistemi di distribuzione locali. L'impianto fotovoltaico, vero segno distintivo della villetta, è realizzato con moduli HIT Sanyo.
Con la sua potenza installata di 4.1 kWp, è collegato in rete e beneficia degli incentivi del Conto Energia.
La combinazione di pompa di calore elettrica e impianto fotovoltaico rende superfluo l'allacciamento alla rete gas, con considerevoli risparmi di emissioni e in bolletta.
Dopo questo esperimento, riuscito, Costante Vavassori intende diffondere su larga scala altri edifici intelligenti, alcuni già in fase di realizzazione, con standard minimo CasaClima Classe A.
Un Team di professionisti per vincere la sfida
• Impresa Edile Viessevi Snc - Calcinate (BG) - Tel. 035 4423459 • Studio Tecnico Associato di Ingegneria e Architettura Ing. Selvagno E. - Monza (MB) - Tel. 039 388249 • Ab Project Srl - Dalmine (BG) - Tel. 035 373239 • C&P Isotex Srl - Poviglio (RE) - Tel. 0522 965555 • Pozzoli Impianti Srl - Brugherio (MI) - Tel. 039 870116 • Impianti Elettrici Canonico Luigi & C. Snc - Calcinate (BG) Tel. 035 841408 • P&P Di Pezzotta Snc - Palosco (BG) - Tel. 035 845460 • E-transfer Srl - Thiene (VI) - Tel. 0445 381912 • Termoidraulica Pagani Srl - Castelli Calepio (BG) Tel. 035 4425663
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Da un progetto di Luca Beverina l’esclusivo progetto di loftland nel quartiere simbolo della Milano industriale
Ancora agli albori nel nostro paese il cohousing è la scelta di chi, anziché limitarsi a prendere casa in modo autonomo, decide di andare a vivere in una comunità vera e propria dove, senza perdere il proprio diritto alla privacy, vengono messi in compartecipazione gli spazi comuni. Una vera e propria filosofia di vita che anima anche il progetto dell'Urban Village Bovisa O1, in cohousing appunto, a pochi metri dalla sede universitaria di via Durando a ridosso dell'area che ospiterà la nuova Accademia di Brera.
Nell'area che un tempo ospitava una vecchia fabbrica di barattoli sarà costruito un residence completo di 400 mq di giardino a corte, 140 mq di locali da destinare alla vita e ai servizi della comunità e una piscina all'aperto di 12 metri, posta su una grande terrazza dalla quale si domina la città e all'esterno alcuni posti auto, ma in modica misura, per incentivare ad un uso responsabile dei mezzi.
L'intervento è stato progettato dall'architetto Luca Beverina e prevede 32 unità accorpabili con tipologie e tagli diversi per creare una comunità residenziale viva e intergenerazionale.
Suggestivo l'approccio architettonico scelto: senza stravolgere completamente l'originaria struttura industriale, infatti, si sono sfruttati gli ampi spazi per rivestirli di luce e utilizzarli come supporto per i pannelli solari, impianti centralizzati di riscaldamento a basso consumo, isolamenti ad alto rendimento.
Di pregio gli spazi privati che si compongono di loft, mansarde, duplex e appartamenti con soluzioni che variano dai 53 ai 140 mq.
All'interno lo spazio è modulato con soluzioni open-space e soppalchi che contribuiscono a movimentare l'ambiente e guadagnando così spazi funzionali e pienamente fruibili.
L'ambiente ideale per la comunità residenziale che si è già formata, la prima di queste dimensioni in Italia, piena di giovani coppie, famiglie dinamiche e senior.
Una comunità ideale che ha collaborato con progettisti e architetti alla definizione della 'carta costituzionale' di urban village, decidendo arredo e corredo degli spazi condivisi, sistemazione della corte, forme di "governo" della loro comunità.
www.cohousing.com
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Nell'area che un tempo ospitava una vecchia fabbrica di barattoli sarà costruito un residence completo di 400 mq di giardino a corte, 140 mq di locali da destinare alla vita e ai servizi della comunità e una piscina all'aperto di 12 metri, posta su una grande terrazza dalla quale si domina la città e all'esterno alcuni posti auto, ma in modica misura, per incentivare ad un uso responsabile dei mezzi.
L'intervento è stato progettato dall'architetto Luca Beverina e prevede 32 unità accorpabili con tipologie e tagli diversi per creare una comunità residenziale viva e intergenerazionale.
Suggestivo l'approccio architettonico scelto: senza stravolgere completamente l'originaria struttura industriale, infatti, si sono sfruttati gli ampi spazi per rivestirli di luce e utilizzarli come supporto per i pannelli solari, impianti centralizzati di riscaldamento a basso consumo, isolamenti ad alto rendimento.
Di pregio gli spazi privati che si compongono di loft, mansarde, duplex e appartamenti con soluzioni che variano dai 53 ai 140 mq.
All'interno lo spazio è modulato con soluzioni open-space e soppalchi che contribuiscono a movimentare l'ambiente e guadagnando così spazi funzionali e pienamente fruibili.
L'ambiente ideale per la comunità residenziale che si è già formata, la prima di queste dimensioni in Italia, piena di giovani coppie, famiglie dinamiche e senior.
Una comunità ideale che ha collaborato con progettisti e architetti alla definizione della 'carta costituzionale' di urban village, decidendo arredo e corredo degli spazi condivisi, sistemazione della corte, forme di "governo" della loro comunità.
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venerdì 17 ottobre 2008
Rinnovare l'ufficio per aggredire il mercato
Lavorare in un ufficio ben arredato, oltre che ben concepito dal punto di vista funzionale, è importante.
Perché ci si passa, nel migliore dei casi, almeno 8 ore al giorno, per 5 giorni alla settimana.
Se tutto questo tempo trascorre in un ambiente anche esteticamente gradevole, meglio.
Alla BM SpA (società di Rozzano che opera nel campo della componentistica elettronica), nell’ambito di un programma di rinnovamente complessivo, l’anno scorso serviva non solo una nuova sede, ma ambienti che esprimessero i suoi obiettivi di crescita ed espansione.
Pensando a questa proiezione verso il futuro, la Silvestri Architettura ha realizzato per la BM un ambiente contemporaneo, fatto di elementi semitrasparenti e di superfici dai colori “forti”, come “forte” è l’impulso espansivo della politica aziendale.
Il colore utilizzato da Silvestri Architettura, verde acido, è inconsueto per gli interni, ma è stato scelto perché corrisponde alla linea di prodotto più recente della BM e ben rappresenta un’azienda dinamica e aggressiva sul mercato.
Non sono stati creati spazi asettici, standardizzati, semplici “uffici”, “sale riunioni” o “sale di attesa”, ma è stata determinata una nuova caratterizzazione in grado di comunicare al personale e ai visitatori la nuova impostazione aziendale.
Il piano di ingresso rivela perfettamente questa nuova organizzazione fatta di aree funzionali che comunicano visivamente fra loro mantenendo la privacy necessaria a chi si trova all’interno.
Ogni luogo è pensato come un’area dinamica, in cui le idee nascono, crescono e prendono forma, e ogni elemento presente trasmette questa potenzialità.
I movimenti al suo interno sono chiari, semplici, veloci perché la complessità ostacola lo sviluppo, mentre gli spazi non sono mai definiti perfettamente, racchiusi dentro una “scatola” muraria, ma consentono sempre di vedere oltre, lasciando alla mente la possibilità di estendere i propri orizzonti visivi e le proprie idee.
L’architetto ROBERTO SILVESTRI
Roberto Silvestri si laurea con 110 e lode presso la Facoltà di Architettura di Genova nel 1992, dopo aver studiato in Norvegia e Spagna. Nel 1994 fonda la Silvestri Architettura, studio professionale e laboratorio sperimentale, con sede a Genova. Nello stesso anno vince il Premio Europeo di Architettura per impianti sportivi (CONI-Consiglio d’Europa), mentre nel 2002 ottiene il primo premio nel concorso internazionale Rione Rinascimento a Roma (Fineuropa SpA). Tra le opere realizzate, il Centro Oncologico Pediatrico Mediterraneo a Palermo, Piazza Bausan, Via Massara dei Capitani e Piazza Schiavone a Milano e il Cimitero degli Angeli a Genova. Dal 2003, Silvestri collabora stabilmente con l’architetto Maria Previti, specializzata nel recupero e restauro dei monumenti architettonici. Contatti: 010.473000; info@silvestri.info; www.silvestri.info
Daniela Garbillo
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Perché ci si passa, nel migliore dei casi, almeno 8 ore al giorno, per 5 giorni alla settimana.
Se tutto questo tempo trascorre in un ambiente anche esteticamente gradevole, meglio.
Alla BM SpA (società di Rozzano che opera nel campo della componentistica elettronica), nell’ambito di un programma di rinnovamente complessivo, l’anno scorso serviva non solo una nuova sede, ma ambienti che esprimessero i suoi obiettivi di crescita ed espansione.
Pensando a questa proiezione verso il futuro, la Silvestri Architettura ha realizzato per la BM un ambiente contemporaneo, fatto di elementi semitrasparenti e di superfici dai colori “forti”, come “forte” è l’impulso espansivo della politica aziendale.
Il colore utilizzato da Silvestri Architettura, verde acido, è inconsueto per gli interni, ma è stato scelto perché corrisponde alla linea di prodotto più recente della BM e ben rappresenta un’azienda dinamica e aggressiva sul mercato.
Non sono stati creati spazi asettici, standardizzati, semplici “uffici”, “sale riunioni” o “sale di attesa”, ma è stata determinata una nuova caratterizzazione in grado di comunicare al personale e ai visitatori la nuova impostazione aziendale.
Il piano di ingresso rivela perfettamente questa nuova organizzazione fatta di aree funzionali che comunicano visivamente fra loro mantenendo la privacy necessaria a chi si trova all’interno.
Ogni luogo è pensato come un’area dinamica, in cui le idee nascono, crescono e prendono forma, e ogni elemento presente trasmette questa potenzialità.
I movimenti al suo interno sono chiari, semplici, veloci perché la complessità ostacola lo sviluppo, mentre gli spazi non sono mai definiti perfettamente, racchiusi dentro una “scatola” muraria, ma consentono sempre di vedere oltre, lasciando alla mente la possibilità di estendere i propri orizzonti visivi e le proprie idee.
L’architetto ROBERTO SILVESTRI
Roberto Silvestri si laurea con 110 e lode presso la Facoltà di Architettura di Genova nel 1992, dopo aver studiato in Norvegia e Spagna. Nel 1994 fonda la Silvestri Architettura, studio professionale e laboratorio sperimentale, con sede a Genova. Nello stesso anno vince il Premio Europeo di Architettura per impianti sportivi (CONI-Consiglio d’Europa), mentre nel 2002 ottiene il primo premio nel concorso internazionale Rione Rinascimento a Roma (Fineuropa SpA). Tra le opere realizzate, il Centro Oncologico Pediatrico Mediterraneo a Palermo, Piazza Bausan, Via Massara dei Capitani e Piazza Schiavone a Milano e il Cimitero degli Angeli a Genova. Dal 2003, Silvestri collabora stabilmente con l’architetto Maria Previti, specializzata nel recupero e restauro dei monumenti architettonici. Contatti: 010.473000; info@silvestri.info; www.silvestri.info
Daniela Garbillo
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Se la casa è Passiva, il bilancio è Attivo
Apatico, inerte, indolente, abulico: sono alcuni sinonimi del termine "passivo", che deriva dal latino patire, subire.
Attivo e operoso, infatti, sono i suoi contrari.
Eppure, negli ultimi anni, quando si parla di edilizia ed energia, bisogna ribaltarne il significato.
Si, perché se il passivo supera l'attivo il bilancio è in perdita, ma se si tratta di una casa, "passivo" equivale a risparmio energetico e si traduce in risparmio in bolletta.
Lo standard a cui ci si riferisce in questo campo è quello della Passivhaus tedesca, ovvero un'abitazione che assicura il benessere termico senza alcun impianto di riscaldamento "convenzionale" ed è quello a cui si è ispirato il geometra Gian Piero Marchiori per costruire la sua casa a Borgoricco, in provincia di Padova.
Oltre ad aver abbattuto i costi complessivi di edificazione, pareggiandola con una in muratura (costi elevati dei materiali compensati con la poca manodopera impiegata, circa 15 giorni lavorativi), Marchiori ha passato l’estate scorsa senza condizionatore, perché la casa è ben ventilata e nessuna finestra è esposta al sole.
La casa è lo stesso molto luminosa, perché con molte vetrate tutte rigorosamente dotate di vetri termici.
Per l'inverno alle porte, invece, il riscaldamento è assicurato da una piccola stufa a pellet/legno/cippato a costo “0”, in quanto Marchiori brucerà il legno che ha avanzato dalla costruzione della casa.
Per il riscaldamento dell’acqua ha installato un boiler (in dotazione con la stufa) che in inverno viene scaldato dalla stufa e in estate da un pannello solare.
La lavastoviglie e la lavatrice sono allacciate alla condotta dell’acqua calda, quindi consumano meno elettricità per il riscaldamento dell’acqua, l'illuminazione del giardino è assicurata da batterie che si ricaricano durante il giorno grazie ai pannelli fotovoltaici (ne bastano 2 per assicurare all’incirca 100 W) e le acque piovane vengono raccolte su cisterne interrate per essere poi usate per annaffiare il giardino.
Tutto questo si è tradotto in un risparmio sui costi di costruzione (il costo grezzo è stato di 70 mila euro), oltre che un risparmio dell’80% sui consumi energetici.
Basti pensare che le bollette di questa abitazione da 200 mq equivalgono a quelle di un’abitazione “normale” di 70-80 mq.
Un bilancio decisamente “attivo”.
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Attivo e operoso, infatti, sono i suoi contrari.
Eppure, negli ultimi anni, quando si parla di edilizia ed energia, bisogna ribaltarne il significato.
Si, perché se il passivo supera l'attivo il bilancio è in perdita, ma se si tratta di una casa, "passivo" equivale a risparmio energetico e si traduce in risparmio in bolletta.
Lo standard a cui ci si riferisce in questo campo è quello della Passivhaus tedesca, ovvero un'abitazione che assicura il benessere termico senza alcun impianto di riscaldamento "convenzionale" ed è quello a cui si è ispirato il geometra Gian Piero Marchiori per costruire la sua casa a Borgoricco, in provincia di Padova.
Oltre ad aver abbattuto i costi complessivi di edificazione, pareggiandola con una in muratura (costi elevati dei materiali compensati con la poca manodopera impiegata, circa 15 giorni lavorativi), Marchiori ha passato l’estate scorsa senza condizionatore, perché la casa è ben ventilata e nessuna finestra è esposta al sole.
La casa è lo stesso molto luminosa, perché con molte vetrate tutte rigorosamente dotate di vetri termici.
Per l'inverno alle porte, invece, il riscaldamento è assicurato da una piccola stufa a pellet/legno/cippato a costo “0”, in quanto Marchiori brucerà il legno che ha avanzato dalla costruzione della casa.
Per il riscaldamento dell’acqua ha installato un boiler (in dotazione con la stufa) che in inverno viene scaldato dalla stufa e in estate da un pannello solare.
La lavastoviglie e la lavatrice sono allacciate alla condotta dell’acqua calda, quindi consumano meno elettricità per il riscaldamento dell’acqua, l'illuminazione del giardino è assicurata da batterie che si ricaricano durante il giorno grazie ai pannelli fotovoltaici (ne bastano 2 per assicurare all’incirca 100 W) e le acque piovane vengono raccolte su cisterne interrate per essere poi usate per annaffiare il giardino.
Tutto questo si è tradotto in un risparmio sui costi di costruzione (il costo grezzo è stato di 70 mila euro), oltre che un risparmio dell’80% sui consumi energetici.
Basti pensare che le bollette di questa abitazione da 200 mq equivalgono a quelle di un’abitazione “normale” di 70-80 mq.
Un bilancio decisamente “attivo”.
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giovedì 16 ottobre 2008
Con l‘apertura A lesmo (MI), entro fine ottobre, salgono a quattro i punti vendita del mobiliere brianzolo
Avete mai letto “Una poltrona per due”? E “Il grande frigor”? “Il divano di Astrakan”? “Le credenze di una volta”?
Non stupitevi, non siamo impazziti e voi non vi siete persi dei capolavori della lettura, ma forse non avete ancora fatto la piacevole esperienza di visitare lo show room Virginio Mobili Casa Piazza di Desio, prestigiosa insegna di mobilieri presente anche ad Arcore (dal 1997) e Correzzana (dal 2000), che sta per aprire a Lesmo il quarto negozio nell’hinterland milanese. Gli originali titoli elencati all’inizio attirano l’attenzione del visitatore più attento su mensole e scaffali in esposizione a Casa Piazza, ma la vera protagonista del negozio è la cucina.
Scavolini, Snaidero, Febal, Lube, Veneta Cucine, Grattarola, sono solo alcune delle prestigiose firme in esposizione, ma nei punti vendita Casa Piazza si trovano anche
salotti e letti di Maggioni International, Oggioni, Felix felis, Doimo, Cantori, Ciacci, Pibiemme e Solmet,
soggiorni Pianca, Grattarola, Le Fablier, Fratelli Rossetto, Florida, Jeson e Jesse,
camere e camerette Alf, Imel, Milanese, Siloma, Mistral, Moretti Compact,
bagni NewDatro’s, Arredra, Compab, Puntotre,
complementi Porada, Astor Mobili, Longhi, Miniforms
elettrodomestici Ariston, Smeg, Schock, Whirpool, Rex, Aeg, Candy, Faber, Elica, Telma, Falmec.
Mobili di design accreditato e manufatti realizzati con cura artigianale, senza dimenticare la consulenza, dalla progettazione personalizzata (grazie alla visualizzazione a computer di tutto l’ambiente, dalla maniglia del mobile alla piastrella), fino all’assistenza pre e post vendita.
La qualità, a Casa Piazza, si sposa con offerte di arredamento completo che possono soddisfare le esigenze di tutti i portafogli: si parte da 12.000 euro per un arredamento moderno completo di cucina Tekna in laminato opaco o lucido e alluminio, con varie combinazioni di colore, completa di elettrodomestici Ariston o Rex (forno, piano cottura, frigo-congelatore) e guide Blumotion più soggiorno di 3 metri in varie combinazioni e camera Pianca varie essenze, letto, comodini e armadio a 2 ante scorrevoli.
Per uno stile classico, si parte da 20.000 euro per una cucina di 3,6 metri modello Baltimora di Scavolini, ante in frassino naturale o verniciato a poro aperto in diversi colori, completa di elettrodomestici.
Ma quali saranno le tendenze nell’arredamento per il 2009? “Assisteremo a un ritorno al gusto degli Anni Ottanta”, dice Emanuele Piazza (nella foto a pagina 36), titolare insieme ai fratelli Daniele e Piero dei negozi, “con tanto laccato bianco lucido e prevalenza di rovere, moro, noce canaletto.
Per quanto riguarda le linee, saranno semplici, pulite, senza tanti fronzoli”.
Ne è un esempio perfetto la cucina Oyster di Veneta Cucine, che affronta il tema dell’essenzialità offrendo una nuova risposta alla domanda di funzionalità.
L’anta rigorosamente piana, il gusto attualissimo delle essenze, i brillanti riflessi di modernità dei laccati lucidi, e la struttura Shell System, evoluzione dei sistemi costruttivi “a conchiglia”, sono i suoi aspetti distintivi.
Casa Piazza, infine, sta portando avanti importanti collaborazioni con alcuni costruttori di immobili per agevolare chi deve arredare casa.
Grazie a queste collaborazioni, chi lo desidera può scegliere di acquistare insieme alla casa anche la cucina e la camera, scegliendo tra alcuni modelli messi a disposizione da Casa Piazza, facendo includere nella rata del mutuo anche il prezzo di questi due elementi essenziali nell’arredamento di una nuova abitazione.
Showroom scheda dell’attività
A oltre 50 anni Virginio Mobili e Casa Piazza operano sul mercato italiano proponendo soluzioni d’arredo complete. Carattere distintivo della loro offerta è la ricerca costante di eleganza e funzionalità associate al miglior prezzo possibile, senza mai mettere in secondo piano la qualità dei materiali e delle finiture. Più di 5.000 mq di esposizioni garantiscono una scelta vasta e adeguata a ogni esigenza. Competenza, serietà e professionalità, maturate nei lunghi anni di esperienza, garantiscono un servizio efficiente e una cura per il cliente che si trasforma in fiducia nell’acquisto. Risparmio garantito, confronto dei preventivi, blocco del prezzo per 24 mesi con possibilità di cambiare marca o modello dei mobili entro 60 giorni dalla consegna, pagamento personalizzato fino a 60 mesi a tasso agevolato completano i plus offerti ai clienti, che possono contare anche su progetti e rilievi eseguiti da un’equipe di esperti professionisti, montaggio e trasporto compresi nel prezzo, assistenza pre e post vendita, garanzia fino a 5 anni e produzione propria e personalizzata di cucine a prezzi di fabbrica. Orari di apertura: lunedì 14.30 - 19, da martedì a sabato dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19. Addresses: Via Tagliabue, 129, Desio (MI); tel. 0362.306677; fax 0362.632000; www.virginiomobili.it, virginiomobili@alice.it
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Non stupitevi, non siamo impazziti e voi non vi siete persi dei capolavori della lettura, ma forse non avete ancora fatto la piacevole esperienza di visitare lo show room Virginio Mobili Casa Piazza di Desio, prestigiosa insegna di mobilieri presente anche ad Arcore (dal 1997) e Correzzana (dal 2000), che sta per aprire a Lesmo il quarto negozio nell’hinterland milanese. Gli originali titoli elencati all’inizio attirano l’attenzione del visitatore più attento su mensole e scaffali in esposizione a Casa Piazza, ma la vera protagonista del negozio è la cucina.
Scavolini, Snaidero, Febal, Lube, Veneta Cucine, Grattarola, sono solo alcune delle prestigiose firme in esposizione, ma nei punti vendita Casa Piazza si trovano anche
salotti e letti di Maggioni International, Oggioni, Felix felis, Doimo, Cantori, Ciacci, Pibiemme e Solmet,
soggiorni Pianca, Grattarola, Le Fablier, Fratelli Rossetto, Florida, Jeson e Jesse,
camere e camerette Alf, Imel, Milanese, Siloma, Mistral, Moretti Compact,
bagni NewDatro’s, Arredra, Compab, Puntotre,
complementi Porada, Astor Mobili, Longhi, Miniforms
elettrodomestici Ariston, Smeg, Schock, Whirpool, Rex, Aeg, Candy, Faber, Elica, Telma, Falmec.
Mobili di design accreditato e manufatti realizzati con cura artigianale, senza dimenticare la consulenza, dalla progettazione personalizzata (grazie alla visualizzazione a computer di tutto l’ambiente, dalla maniglia del mobile alla piastrella), fino all’assistenza pre e post vendita.
La qualità, a Casa Piazza, si sposa con offerte di arredamento completo che possono soddisfare le esigenze di tutti i portafogli: si parte da 12.000 euro per un arredamento moderno completo di cucina Tekna in laminato opaco o lucido e alluminio, con varie combinazioni di colore, completa di elettrodomestici Ariston o Rex (forno, piano cottura, frigo-congelatore) e guide Blumotion più soggiorno di 3 metri in varie combinazioni e camera Pianca varie essenze, letto, comodini e armadio a 2 ante scorrevoli.
Per uno stile classico, si parte da 20.000 euro per una cucina di 3,6 metri modello Baltimora di Scavolini, ante in frassino naturale o verniciato a poro aperto in diversi colori, completa di elettrodomestici.
Ma quali saranno le tendenze nell’arredamento per il 2009? “Assisteremo a un ritorno al gusto degli Anni Ottanta”, dice Emanuele Piazza (nella foto a pagina 36), titolare insieme ai fratelli Daniele e Piero dei negozi, “con tanto laccato bianco lucido e prevalenza di rovere, moro, noce canaletto.
Per quanto riguarda le linee, saranno semplici, pulite, senza tanti fronzoli”.
Ne è un esempio perfetto la cucina Oyster di Veneta Cucine, che affronta il tema dell’essenzialità offrendo una nuova risposta alla domanda di funzionalità.
L’anta rigorosamente piana, il gusto attualissimo delle essenze, i brillanti riflessi di modernità dei laccati lucidi, e la struttura Shell System, evoluzione dei sistemi costruttivi “a conchiglia”, sono i suoi aspetti distintivi.
Casa Piazza, infine, sta portando avanti importanti collaborazioni con alcuni costruttori di immobili per agevolare chi deve arredare casa.
Grazie a queste collaborazioni, chi lo desidera può scegliere di acquistare insieme alla casa anche la cucina e la camera, scegliendo tra alcuni modelli messi a disposizione da Casa Piazza, facendo includere nella rata del mutuo anche il prezzo di questi due elementi essenziali nell’arredamento di una nuova abitazione.
Showroom scheda dell’attività
A oltre 50 anni Virginio Mobili e Casa Piazza operano sul mercato italiano proponendo soluzioni d’arredo complete. Carattere distintivo della loro offerta è la ricerca costante di eleganza e funzionalità associate al miglior prezzo possibile, senza mai mettere in secondo piano la qualità dei materiali e delle finiture. Più di 5.000 mq di esposizioni garantiscono una scelta vasta e adeguata a ogni esigenza. Competenza, serietà e professionalità, maturate nei lunghi anni di esperienza, garantiscono un servizio efficiente e una cura per il cliente che si trasforma in fiducia nell’acquisto. Risparmio garantito, confronto dei preventivi, blocco del prezzo per 24 mesi con possibilità di cambiare marca o modello dei mobili entro 60 giorni dalla consegna, pagamento personalizzato fino a 60 mesi a tasso agevolato completano i plus offerti ai clienti, che possono contare anche su progetti e rilievi eseguiti da un’equipe di esperti professionisti, montaggio e trasporto compresi nel prezzo, assistenza pre e post vendita, garanzia fino a 5 anni e produzione propria e personalizzata di cucine a prezzi di fabbrica. Orari di apertura: lunedì 14.30 - 19, da martedì a sabato dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19. Addresses: Via Tagliabue, 129, Desio (MI); tel. 0362.306677; fax 0362.632000; www.virginiomobili.it, virginiomobili@alice.it
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Inwood, la classe A del legno
Una casa di legno, modulare, di classe A e non eccessivamente costosa: è INWOOD, un progetto realizzato da Alberto Burro e Alessandra Bertoldi, titolari dello studio ABW Architetti Associati, insieme alla società Il Modulo legnotecnologia.
INWOOD fa risparmiare oltre il 70% sui consumi (l’appartenenza alla classe A significa che la casa consuma meno di 30 kWh/m2 all’anno, paragonabile alla capacità di 3 litri di gasolio di riscaldare efficientemente per un anno la superficie di 1 m quadrato), è costituita da materiali di origine naturale ed ecologica (come gli intonaci a base silossanica che garantiscono la perfetta impermeabilità della struttura ma al contempo consentono un alto grado di traspirabilità, al fine di garantire un ambiente salubre e gradevole in cui vivere), ed è componibile in soluzioni di diverse dimensioni complessive, ciascuna adatta a diverse esigenze e diverse disponibilità economiche.
I modelli base sono quattro: S da 99 mq, M da 120 mq, L da 145 mq, XL da 170 mq, ma su richiesta è possibile arrivare fino a 190 mq commerciali. Il progetto di INWOOD dà grande importanza alla luce, alla vista e all'orientamento, agli ambienti comodi e gradevoli e di facile arredabilità.
Lo studio ABW è formato da 6 professionisti. Alberto Burro, classe 1967, si è formato in Italia (Politecnico di Milano e Istituto Universitario di Architettura di Venezia) e Spagna (Esquela Tecnica Superior de Arquitectura di Valladolid e Madrid) e ha partecipato a vari concorsi di progettazione, nazionali e internazionali, ottenendo anche 3 primi premi (progetti per l’ampliamento del Municipio di Oppeano, Verona, per la piazza di Azzano Decimo, Pordenone e per la piazza di Trebbin, Berlino).
Lo studio, che segue la filosofia "less is more", si occupa di lavori pubblici e privati ed è specializzato nella realizzazione di edifici a risparmio energetico, case, condomini, uffici, alberghi, residenze per anziani, edifici in legno, con attestato di Esperti CasaClima rilasciato dall'Istituto CasaKlima di Bolzano.
Oltre all’Italia, ha realizzato progetti in Spagna (Fuerteventura e Madrid) e Germania (Trebbin, Berlino). Tra i progetti in corso, tra qualche mese sarà terminato il primo condominio a risparmio energetico in classe B di Verona.
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INWOOD fa risparmiare oltre il 70% sui consumi (l’appartenenza alla classe A significa che la casa consuma meno di 30 kWh/m2 all’anno, paragonabile alla capacità di 3 litri di gasolio di riscaldare efficientemente per un anno la superficie di 1 m quadrato), è costituita da materiali di origine naturale ed ecologica (come gli intonaci a base silossanica che garantiscono la perfetta impermeabilità della struttura ma al contempo consentono un alto grado di traspirabilità, al fine di garantire un ambiente salubre e gradevole in cui vivere), ed è componibile in soluzioni di diverse dimensioni complessive, ciascuna adatta a diverse esigenze e diverse disponibilità economiche.
I modelli base sono quattro: S da 99 mq, M da 120 mq, L da 145 mq, XL da 170 mq, ma su richiesta è possibile arrivare fino a 190 mq commerciali. Il progetto di INWOOD dà grande importanza alla luce, alla vista e all'orientamento, agli ambienti comodi e gradevoli e di facile arredabilità.
Lo studio ABW è formato da 6 professionisti. Alberto Burro, classe 1967, si è formato in Italia (Politecnico di Milano e Istituto Universitario di Architettura di Venezia) e Spagna (Esquela Tecnica Superior de Arquitectura di Valladolid e Madrid) e ha partecipato a vari concorsi di progettazione, nazionali e internazionali, ottenendo anche 3 primi premi (progetti per l’ampliamento del Municipio di Oppeano, Verona, per la piazza di Azzano Decimo, Pordenone e per la piazza di Trebbin, Berlino).
Lo studio, che segue la filosofia "less is more", si occupa di lavori pubblici e privati ed è specializzato nella realizzazione di edifici a risparmio energetico, case, condomini, uffici, alberghi, residenze per anziani, edifici in legno, con attestato di Esperti CasaClima rilasciato dall'Istituto CasaKlima di Bolzano.
Oltre all’Italia, ha realizzato progetti in Spagna (Fuerteventura e Madrid) e Germania (Trebbin, Berlino). Tra i progetti in corso, tra qualche mese sarà terminato il primo condominio a risparmio energetico in classe B di Verona.
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mercoledì 15 ottobre 2008
le proposte dello showroom Tinelli Casa
Il desiderio di arredare può essere esaudito solo con un intervento che soddisfi pienamente le esigenze peculiari di chi si appresta a "mettere l'abito" alla propria casa.
Tinelli Casa realizza interventi personalizzati anche "su misura".
Dalla cucina, che costituisce il cuore della casa, alla zona relax dell'imbottito, fino a quella per il riposo, oasi per l'intimità, la camera da letto: sono proposte che potrete trovare nello spazioso showroom di Tinelli Casa.
L'azienda si avvale delle migliori marche di design: da Cassina a Poliform, da Boffi a Varenna, ad uno spazio Flou dove è possibile ammirare le ultime collezioni.
Visitare “Tinelli Casa”
Genere Arredamento d’Interni
Dove Trezzo sull’Adda (MI) via Gramsci, 2
orari Lun-sab 8,30/12,30 e 15/19,30
come arrivare autostrada Milano-Venezia uscita Trezzo sull’Adda
Contatti tel. 02/9090172; tinellicasa@tin.it; www.tinellicasa.it
Alcune immagini degli interni dello showroom e l’ingresso dello spazio espositivo.
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Tinelli Casa realizza interventi personalizzati anche "su misura".
Dalla cucina, che costituisce il cuore della casa, alla zona relax dell'imbottito, fino a quella per il riposo, oasi per l'intimità, la camera da letto: sono proposte che potrete trovare nello spazioso showroom di Tinelli Casa.
L'azienda si avvale delle migliori marche di design: da Cassina a Poliform, da Boffi a Varenna, ad uno spazio Flou dove è possibile ammirare le ultime collezioni.
Visitare “Tinelli Casa”
Genere Arredamento d’Interni
Dove Trezzo sull’Adda (MI) via Gramsci, 2
orari Lun-sab 8,30/12,30 e 15/19,30
come arrivare autostrada Milano-Venezia uscita Trezzo sull’Adda
Contatti tel. 02/9090172; tinellicasa@tin.it; www.tinellicasa.it
Alcune immagini degli interni dello showroom e l’ingresso dello spazio espositivo.
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Stile Montano Contemporaneo
Si trova nel centro storico di Pragelato, in Val Chisone, a un'ora di macchina da Torino, il piccolo comparto urbano la cui ristrutturazione e nuova realizzazione è stata affidata allo Studioata.
21 alloggi di varia metratura, una caffetteria-negozio che si propone come luogo di incontro e promotore di eventi culturali, posti auto e cantine interrati, una piastra giardino comune aperta anche alle attività della cittadina (mercatini, piccoli eventi, solarium), a riempire lo spazio tra due baite storiche (di cui una presentata in questa pagina).
Questo il piccolo complesso realizzato da Studioata, che è stato capace di rileggere le caratteristiche tipologiche e storiche dei manufatti esistenti.
Le soluzioni tecniche e linguistiche adottate trasmettono l’atmosfera tipica di agglomerati storico-montani, con un occhio di riguardo per stili e modi di vivere contemporanei.
Particolare attenzione è stata data alla realizzazione degli interni.
L’intento, in questo intervento di ristrutturazione, è stato quello di indagare e controllare le relazioni che scaturiscono tra un oggetto e l’ambiente che lo ospita.
L’oggetto ospitato ha dimensioni e caratteristiche architettoniche definite e riconoscibili, ma tali caratteristiche sono controllate in modo che entrino in vibrazione e si confrontino in maniera chiara con l’ambiente ospitante.
La posizione planimetrica degli oggetti e la composizione spaziale complessiva determinano la possibilità di modificare la percezione generale dell’ambiente, pur mantenendo una chiara leggibilità degli elementi storici e del manufatto originario.
Fondato nel 1997, Studioata lavora e ricerca nel campo delle costruzioni, del design, della grafica e del web design.
Tutti i suoi componenti provengono dalla Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e alle esperienze professionali Studioata affianca iniziative culturali quali allestimento e organizzazione di mostre, realizzazione di video e conferenze, partecipazione a concorsi e convegni. Studioata è inoltre tra i soci fondatori di TURN, design community che riunisce circa 100 giovani studi di architettura, grafica e design sul territorio torinese, ed è stato recentemente segnalato da diverse fonti critiche come uno degli studi più promettenti nel panorama dei giovani professionisti italiani.
Contatti: www.studioata.com
21 alloggi di varia metratura, una caffetteria-negozio che si propone come luogo di incontro e promotore di eventi culturali, posti auto e cantine interrati, una piastra giardino comune aperta anche alle attività della cittadina (mercatini, piccoli eventi, solarium), a riempire lo spazio tra due baite storiche (di cui una presentata in questa pagina).
Questo il piccolo complesso realizzato da Studioata, che è stato capace di rileggere le caratteristiche tipologiche e storiche dei manufatti esistenti.
Le soluzioni tecniche e linguistiche adottate trasmettono l’atmosfera tipica di agglomerati storico-montani, con un occhio di riguardo per stili e modi di vivere contemporanei.
Particolare attenzione è stata data alla realizzazione degli interni.
L’intento, in questo intervento di ristrutturazione, è stato quello di indagare e controllare le relazioni che scaturiscono tra un oggetto e l’ambiente che lo ospita.
L’oggetto ospitato ha dimensioni e caratteristiche architettoniche definite e riconoscibili, ma tali caratteristiche sono controllate in modo che entrino in vibrazione e si confrontino in maniera chiara con l’ambiente ospitante.
La posizione planimetrica degli oggetti e la composizione spaziale complessiva determinano la possibilità di modificare la percezione generale dell’ambiente, pur mantenendo una chiara leggibilità degli elementi storici e del manufatto originario.
Fondato nel 1997, Studioata lavora e ricerca nel campo delle costruzioni, del design, della grafica e del web design.
Tutti i suoi componenti provengono dalla Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e alle esperienze professionali Studioata affianca iniziative culturali quali allestimento e organizzazione di mostre, realizzazione di video e conferenze, partecipazione a concorsi e convegni. Studioata è inoltre tra i soci fondatori di TURN, design community che riunisce circa 100 giovani studi di architettura, grafica e design sul territorio torinese, ed è stato recentemente segnalato da diverse fonti critiche come uno degli studi più promettenti nel panorama dei giovani professionisti italiani.
Contatti: www.studioata.com
martedì 14 ottobre 2008
Nuova vita a Camuzzago, abitare a due passi dal green
Al confine tra Bellusco ed Ornago sorge il territorio di Camuzzago, la cui esistenza come “Cupidiacum Vicus” è testimoniata fin a partire dal secolo XI.
Nato come tenuta già in epoca medievale, il piccolo Borgo mantiene intatta la sua funzione prettamente “agricola” fino agli inizi del XX secolo.
Quattrocento persone vivono e lavorano all’interno della corte nel periodo di massimo sviluppo, ma, con il cambiamento delle realtà economiche e delle logiche territoriali, a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta, Camuzzago si spopola lentamente, per poi restare un borgo senza abitanti.
Questo, almeno, fino a ieri.
È, infatti, partito un progetto di recupero che interesserà l’intera area in diversi modi. Innanzitutto chi è appassionato di golf, o chi semplicemente fosse incuriosito da questa pratica sportiva, potrà provare l’adiacente campo da golf executive (9 buche par 3) che sarà aperto a partire da settembre.
La struttura, già omologata dalla Federazione Italiana Golf, sarà dotata di un campo pratica con quaranta postazioni (sicuramente uno dei più grandi della zona), di un campo pratica putting green (per i colpi dal green) e di un campo pratica pitching green. Il nuovo bellissimo campo potra essere utilizzato per gare F.I.G. (Federazione Italiana Golf), anche se sarà indirizzato prevalentemente a chi si vuole cimentare per la prima volta in una disciplina sportiva che sta raccogliendo sempre più appassionati.
La scuola presente nel club sarà gestita dalla Golf School Zappa, i maestri di riferimento per questa zona.
La struttura comprenderà una club house (con all’interno bar, ristorante e pro-shop), e una bellissima piscina scoperta con zone idromassaggio e relax per gli adulti e zone con acqua bassa per i più piccoli.
Tutta la struttura sarà inserita in uno sport center polifunzionale (che sarà ultimato nell’ultimo trimestre 2009), con piscina coperta semiolimpionica (25mx12m) per corsi e allenamento, una palestra fitness di circa 700 mq ed un centro estetico dedicato a massaggi, relax e benessere.
All’interno di questa cornice è inoltre in fase di realizzazione un importante progetto di recupero residenziale sotto l’egida della Soprintendenza dei Beni Culturali.
“Il Borgo di Camuzzago è un nucleo urbano isolato che fortunatamente ha mantenuto le stesse caratteristiche di un tempo - spiega Nicola Colombo, amministratore di San Mauro srl, società partecipata da Co.ge.fin., Puntocasa e dallo Studio Architetto Sangalli, che gestisce il progetto di recupero - La finalità del progetto è quella infatti di salvaguardare la storia della località brianzola, creando al tempo stesso una nuova prospettiva abitativa, caratterizzata dalla ricerca di qualità e benessere.
Gli elementi dell’architettura originale saranno infatti riprodotti con particolare cura delle finiture e dei materiali scelti e le corti saranno il cuore del complesso.”
Il complesso risulterà formato da sei edifici complessivi, quattro dei quali sono nati dal recupero delle strutture preesistenti attraverso il riutilizzo di materiali originali.
Sulle murature conservate verranno scrostati tutti gli intonaci interni ed esterni fino al vivo della muratura, assicurando un perfetto collegamento fra le parti nuove e quelle già esistenti.
“Il Golf Club e l’adiacente centro sportivo rappresentano sicuramente un notevole valore aggiunto delle abitazioni del Borgo - sottilinea Nicola Colombo - ma chi acquisterà casa a Camuzzago ovviamente non avrà alcun vincolo con il golf club, trattandosi di due realtà attigue ma completamente autonome.”
Un complesso architettonico indipendente al centro di un’area verde dotato di tutti i servizi necessari.
“Si tratta di un’opportunità unica: basta riflettere sul fatto che in una congiuntura del mercato immobiliare non felicissima sono stati già venduti in sette mesi quasi il 50% degli appartamenti”.
il Borgo di Camuzzago
un’operazione di San Mauro srl L’operazione del Borgo di Camuzzago è gestita dalla San Mauro srl, società partecipata da Co.ge.fin., Puntocasa e dallo Studio Architetto Sangalli. Co.ge.fin. è la holding finanziaria della famiglia Colombo. Basata a Bellusco, opera in Italia e in Europa nel settore industriale, commerciale e immobiliare (golf e immobili industriali). Puntocasa opera da 25 anni nel settore immobiliare in tutto il territorio della Brianza, sia nel settore costruzioni, sia come network di consulenza ed intermediazione, attraverso un circuito in crescita di 25 punti vendita. Lo Studio Architetto Sangalli dal 1985 opera nel settore dell’Edilizia residenziale, commerciale ed industriale: dalla progettazione alla direzione lavori, dai calcoli strutturali al servizio di consulenza.
Info: www.borgocamuzzago.it; info@borgocamuzzago.it;
tel. 039.6840055
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Nato come tenuta già in epoca medievale, il piccolo Borgo mantiene intatta la sua funzione prettamente “agricola” fino agli inizi del XX secolo.
Quattrocento persone vivono e lavorano all’interno della corte nel periodo di massimo sviluppo, ma, con il cambiamento delle realtà economiche e delle logiche territoriali, a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta, Camuzzago si spopola lentamente, per poi restare un borgo senza abitanti.
Questo, almeno, fino a ieri.
È, infatti, partito un progetto di recupero che interesserà l’intera area in diversi modi. Innanzitutto chi è appassionato di golf, o chi semplicemente fosse incuriosito da questa pratica sportiva, potrà provare l’adiacente campo da golf executive (9 buche par 3) che sarà aperto a partire da settembre.
La struttura, già omologata dalla Federazione Italiana Golf, sarà dotata di un campo pratica con quaranta postazioni (sicuramente uno dei più grandi della zona), di un campo pratica putting green (per i colpi dal green) e di un campo pratica pitching green. Il nuovo bellissimo campo potra essere utilizzato per gare F.I.G. (Federazione Italiana Golf), anche se sarà indirizzato prevalentemente a chi si vuole cimentare per la prima volta in una disciplina sportiva che sta raccogliendo sempre più appassionati.
La scuola presente nel club sarà gestita dalla Golf School Zappa, i maestri di riferimento per questa zona.
La struttura comprenderà una club house (con all’interno bar, ristorante e pro-shop), e una bellissima piscina scoperta con zone idromassaggio e relax per gli adulti e zone con acqua bassa per i più piccoli.
Tutta la struttura sarà inserita in uno sport center polifunzionale (che sarà ultimato nell’ultimo trimestre 2009), con piscina coperta semiolimpionica (25mx12m) per corsi e allenamento, una palestra fitness di circa 700 mq ed un centro estetico dedicato a massaggi, relax e benessere.
All’interno di questa cornice è inoltre in fase di realizzazione un importante progetto di recupero residenziale sotto l’egida della Soprintendenza dei Beni Culturali.
“Il Borgo di Camuzzago è un nucleo urbano isolato che fortunatamente ha mantenuto le stesse caratteristiche di un tempo - spiega Nicola Colombo, amministratore di San Mauro srl, società partecipata da Co.ge.fin., Puntocasa e dallo Studio Architetto Sangalli, che gestisce il progetto di recupero - La finalità del progetto è quella infatti di salvaguardare la storia della località brianzola, creando al tempo stesso una nuova prospettiva abitativa, caratterizzata dalla ricerca di qualità e benessere.
Gli elementi dell’architettura originale saranno infatti riprodotti con particolare cura delle finiture e dei materiali scelti e le corti saranno il cuore del complesso.”
Il complesso risulterà formato da sei edifici complessivi, quattro dei quali sono nati dal recupero delle strutture preesistenti attraverso il riutilizzo di materiali originali.
Sulle murature conservate verranno scrostati tutti gli intonaci interni ed esterni fino al vivo della muratura, assicurando un perfetto collegamento fra le parti nuove e quelle già esistenti.
“Il Golf Club e l’adiacente centro sportivo rappresentano sicuramente un notevole valore aggiunto delle abitazioni del Borgo - sottilinea Nicola Colombo - ma chi acquisterà casa a Camuzzago ovviamente non avrà alcun vincolo con il golf club, trattandosi di due realtà attigue ma completamente autonome.”
Un complesso architettonico indipendente al centro di un’area verde dotato di tutti i servizi necessari.
“Si tratta di un’opportunità unica: basta riflettere sul fatto che in una congiuntura del mercato immobiliare non felicissima sono stati già venduti in sette mesi quasi il 50% degli appartamenti”.
il Borgo di Camuzzago
un’operazione di San Mauro srl L’operazione del Borgo di Camuzzago è gestita dalla San Mauro srl, società partecipata da Co.ge.fin., Puntocasa e dallo Studio Architetto Sangalli. Co.ge.fin. è la holding finanziaria della famiglia Colombo. Basata a Bellusco, opera in Italia e in Europa nel settore industriale, commerciale e immobiliare (golf e immobili industriali). Puntocasa opera da 25 anni nel settore immobiliare in tutto il territorio della Brianza, sia nel settore costruzioni, sia come network di consulenza ed intermediazione, attraverso un circuito in crescita di 25 punti vendita. Lo Studio Architetto Sangalli dal 1985 opera nel settore dell’Edilizia residenziale, commerciale ed industriale: dalla progettazione alla direzione lavori, dai calcoli strutturali al servizio di consulenza.
Info: www.borgocamuzzago.it; info@borgocamuzzago.it;
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A Zagabria “Mlinovi” , Residential Complex
Nuovo progetto per la Chapman Taylor Architetti S.r.l., Milano, la sede italiana della Chapman Taylor LLP, studio d’architettura inglese conosciuto a livello internazionale.
Si tratta di un complesso residenziale di quattordici ville, situato in una prestigiosa zona collinare di Zagabria.
Il progetto sarà caratterizzato da un’architettura contemporanea con alti standard nella qualità e nelle finiture.
Per ogni villa sono previsti 400 mq distribuiti su quattro livelli, caratterizzati dall’alternarsi di grandi superfici in vetro e pietra locale, da un gioco di volumi, da terrazzi e giardini pensili. Saranno inserite inoltre piscine interne o esterne a seconda delle esigenze richieste.
Ogni villa avrà uno spazio che potrà essere dedicato ad un’area fitness.
Tutti questi requisiti rispondono all’esigenza espressamente dettata dal cliente di avere delle residenze di lusso per soddisfare un mercato in forte espansione in Croazia.
Anche questo nuovo progetto, infatti, è caratterizzato dalla filosofia dello studio Chapman Taylor Architetti: “il metodo da noi adottato all'interno del processo della progettazione architettonica parte sempre dall'analisi funzionale e d'uso dell'edificio, dalle caratteristiche di coloro i quali ne fruiranno e dalle necessità contenute nel "brief" della Committenza.
Tutto ciò ci permette di creare spazi ed edifici di particolare qualità, progettati a misura d’uomo.”
L'attenzione al dettaglio, la scelta dei materiali, la qualità dell'illuminazione artificiale e naturale, assieme all'attenta scelta dell'arredo e delle essenze, contribuiscono a creare un ambiente suggestivo ed originale, enfatizzando così la funzionalità dell'edificio e facilitandone l'uso.
Chapman Taylor è presente in Italia da circa 15 anni.
A seguito di particolari esigenze operative nel 2002 Chapman Taylor ha fondato una società di diritto italiano avente sede a Milano. Presidente della società è John Oldridge, lo studio è diretto dall’amministratore delegato Gianfranco Lizzul e da quattro associate directors: Giovanni Feltrin, Gerardo Sannella, Alessandro Stroligo e Yolanda Velasco.
Lo studio è fortemente impegnato nello sviluppo di tipologie e progetti di complessità diverse che comprendono masterplanning, commerciale, residenziale, direzionale e insediamenti polifunzionali.
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Si tratta di un complesso residenziale di quattordici ville, situato in una prestigiosa zona collinare di Zagabria.
Il progetto sarà caratterizzato da un’architettura contemporanea con alti standard nella qualità e nelle finiture.
Per ogni villa sono previsti 400 mq distribuiti su quattro livelli, caratterizzati dall’alternarsi di grandi superfici in vetro e pietra locale, da un gioco di volumi, da terrazzi e giardini pensili. Saranno inserite inoltre piscine interne o esterne a seconda delle esigenze richieste.
Ogni villa avrà uno spazio che potrà essere dedicato ad un’area fitness.
Tutti questi requisiti rispondono all’esigenza espressamente dettata dal cliente di avere delle residenze di lusso per soddisfare un mercato in forte espansione in Croazia.
Anche questo nuovo progetto, infatti, è caratterizzato dalla filosofia dello studio Chapman Taylor Architetti: “il metodo da noi adottato all'interno del processo della progettazione architettonica parte sempre dall'analisi funzionale e d'uso dell'edificio, dalle caratteristiche di coloro i quali ne fruiranno e dalle necessità contenute nel "brief" della Committenza.
Tutto ciò ci permette di creare spazi ed edifici di particolare qualità, progettati a misura d’uomo.”
L'attenzione al dettaglio, la scelta dei materiali, la qualità dell'illuminazione artificiale e naturale, assieme all'attenta scelta dell'arredo e delle essenze, contribuiscono a creare un ambiente suggestivo ed originale, enfatizzando così la funzionalità dell'edificio e facilitandone l'uso.
Chapman Taylor è presente in Italia da circa 15 anni.
A seguito di particolari esigenze operative nel 2002 Chapman Taylor ha fondato una società di diritto italiano avente sede a Milano. Presidente della società è John Oldridge, lo studio è diretto dall’amministratore delegato Gianfranco Lizzul e da quattro associate directors: Giovanni Feltrin, Gerardo Sannella, Alessandro Stroligo e Yolanda Velasco.
Lo studio è fortemente impegnato nello sviluppo di tipologie e progetti di complessità diverse che comprendono masterplanning, commerciale, residenziale, direzionale e insediamenti polifunzionali.
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lunedì 13 ottobre 2008
L'isolamento Termico conviene?
Sono molti i motivi per i quali conviene dotare un edificio di un isolamento termico ottimale, ed in particolare gli edifici residenziali e gli uffici.
L’isolamento termico è innanzitutto una delle principali “fonti di energia”, crea un clima salubre, condizioni di comfort ottimali all’interno degli ambienti ed altri interessanti vantaggi anche dal punto di vista economico.
Ma vediamo ora tre punti importanti sulla definizione di isolamento termico.
L’isolamento termico come “fonte di Energia”.
L’energia più pulita in assoluto è l’energia che non viene consumata.
In questo senso l’isolamento termico rappresenta una delle fonti di energia più importanti in assoluto, in quanto consente di ridurre il consumo di energia per il riscaldamento degli edifici, e quindi di risparmiare preziosissime materie prime, ed evitare l’emissione di sostanze nocive o dannose per il clima, come il biossido di carbonio.
Negli edifici di nuova costruzione il fabbisogno di energia per il riscaldamento degli ambienti può essere ridotto fino a un decimo di quello degli edifici già esistenti. è comunque possibile ridurre drasticamente anche il fabbisogno di energia degli edifici esistenti intervenendo opportunamente con lavori di risanamento adeguati.
L’isolamento termico crea un comfort ambientale.
Il benessere fisico di una persona all’interno di un ambiente dipende in misura considerevole dal comfort termico.
I due fattori principali del comfort termico sono, la temperatura dell’aria e la temperatura di irradiamento.
La temperatura dell’aria desiderata all’interno di un edificio viene garantita dal riscaldamento, mentre la temperatura media di irradiamento all’interno di un ambiente dipende dalle temperature delle superfici degli elementi strutturali che circondano la persona.
L’isolamento termico influisce direttamente sulle temperature delle superfici.
In effetti, quanto migliore risulta l’isolamento termico di un edificio, tanto migliori saranno anche le temperature delle superfici delle pareti e quindi il clima all’interno dell’ambiente.
L’isolamento termico risulta un valore aggiunto è relativamente facile stimare se l’investimento in un maggiore isolamento termico sia vantaggioso dal punto di vista puramente economico.
L’isolamento termico può difatti essere inteso come un investimento di denaro: il capitale investito per l’isolamento termico dà un rendimento sotto forma di risparmio di spese di riscaldamento.
Inoltre, un maggiore isolamento termico garantisce soprattutto un maggiore valore dell’edificio, un valore aggiunto.
Isolare solo in conformità alle normative vigenti significa costruire un edificio già obsoleto da un punto di vista energetico.
Gli edifici a basso consumo di energia quindi minimizzano le dispersioni di energia, ottimizzano i guadagni energetici ed offrono così il massimo comfort abitativo con spese di gestione minime.
il Termotecnico Gianluigi Aurelio Ambrosini
Libero professionista, Società di Progettazione: AB Project S.r.l. La ricerca maturata nei primi anni della sua professione presso un laboratorio di sperimentazioni macchine di un’importante società nel settore della climatizzazione e l’esperienza progettuale ottenuta a capo della Thecnical Engineering Export Department, operante in vari Paesi europei, hanno permesso di costituire con l’attuale suo socio la società di progettazione AB Project S.r.l. in cui un gruppo di professionisti progettano e promuovono soluzioni tecnologiche innovative nel settore delle energie rinnovabili e del risparmio energetico. Oggi impegnati nella progettazione impiantistica di diversi edifici in classe energetica A CasaClima/Cened in tutta la Lombardia. AB Project S.r.l., via Bosco Frati 5A, Dalmine (Bg), 035.373239, info@abprojectsrl.it, www.abprojectsrl.it
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L’isolamento termico è innanzitutto una delle principali “fonti di energia”, crea un clima salubre, condizioni di comfort ottimali all’interno degli ambienti ed altri interessanti vantaggi anche dal punto di vista economico.
Ma vediamo ora tre punti importanti sulla definizione di isolamento termico.
L’isolamento termico come “fonte di Energia”.
L’energia più pulita in assoluto è l’energia che non viene consumata.
In questo senso l’isolamento termico rappresenta una delle fonti di energia più importanti in assoluto, in quanto consente di ridurre il consumo di energia per il riscaldamento degli edifici, e quindi di risparmiare preziosissime materie prime, ed evitare l’emissione di sostanze nocive o dannose per il clima, come il biossido di carbonio.
Negli edifici di nuova costruzione il fabbisogno di energia per il riscaldamento degli ambienti può essere ridotto fino a un decimo di quello degli edifici già esistenti. è comunque possibile ridurre drasticamente anche il fabbisogno di energia degli edifici esistenti intervenendo opportunamente con lavori di risanamento adeguati.
L’isolamento termico crea un comfort ambientale.
Il benessere fisico di una persona all’interno di un ambiente dipende in misura considerevole dal comfort termico.
I due fattori principali del comfort termico sono, la temperatura dell’aria e la temperatura di irradiamento.
La temperatura dell’aria desiderata all’interno di un edificio viene garantita dal riscaldamento, mentre la temperatura media di irradiamento all’interno di un ambiente dipende dalle temperature delle superfici degli elementi strutturali che circondano la persona.
L’isolamento termico influisce direttamente sulle temperature delle superfici.
In effetti, quanto migliore risulta l’isolamento termico di un edificio, tanto migliori saranno anche le temperature delle superfici delle pareti e quindi il clima all’interno dell’ambiente.
L’isolamento termico risulta un valore aggiunto è relativamente facile stimare se l’investimento in un maggiore isolamento termico sia vantaggioso dal punto di vista puramente economico.
L’isolamento termico può difatti essere inteso come un investimento di denaro: il capitale investito per l’isolamento termico dà un rendimento sotto forma di risparmio di spese di riscaldamento.
Inoltre, un maggiore isolamento termico garantisce soprattutto un maggiore valore dell’edificio, un valore aggiunto.
Isolare solo in conformità alle normative vigenti significa costruire un edificio già obsoleto da un punto di vista energetico.
Gli edifici a basso consumo di energia quindi minimizzano le dispersioni di energia, ottimizzano i guadagni energetici ed offrono così il massimo comfort abitativo con spese di gestione minime.
il Termotecnico Gianluigi Aurelio Ambrosini
Libero professionista, Società di Progettazione: AB Project S.r.l. La ricerca maturata nei primi anni della sua professione presso un laboratorio di sperimentazioni macchine di un’importante società nel settore della climatizzazione e l’esperienza progettuale ottenuta a capo della Thecnical Engineering Export Department, operante in vari Paesi europei, hanno permesso di costituire con l’attuale suo socio la società di progettazione AB Project S.r.l. in cui un gruppo di professionisti progettano e promuovono soluzioni tecnologiche innovative nel settore delle energie rinnovabili e del risparmio energetico. Oggi impegnati nella progettazione impiantistica di diversi edifici in classe energetica A CasaClima/Cened in tutta la Lombardia. AB Project S.r.l., via Bosco Frati 5A, Dalmine (Bg), 035.373239, info@abprojectsrl.it, www.abprojectsrl.it
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isolamento termico
Per un' "Architettura Onesta"
"Ad ogni progetto applichiamo il nostro principio di architettura onesta: noi garantiamo ai nostri committenti che il progetto che elaboriamo è quello che vedranno poi realizzato effettivamente. Il concetto di architettura onesta è comunque molto più ampio e non si riferisce solo alla coincidenza tra il progetto e l’opera, ma si traduce anche in perfetta rispondenza tra costi preventivati e costi effettivi.”
Queste le parole dell’architetto Aldo Cingolani (nella foto), Direttore Generale di Giugiaro Architettura, in occasione della “prima volta” del Gruppo ad EIRE, l’evento dedicato al real estate che si è tenuto dal 10 al 13 giugno scorsi.
La manifestazione è stata l’occasione per presentare in esclusiva mondiale la tecnologia di progettazione dell’architettura virtuale: Giugiaro Architettura è, infatti, l’unico operatore del settore a lavorare in piena “Realtà Virtuale”, il vero momento culminante del processo di progettazione “informatizzata”, che consente di effettuare modifiche visibili in “tempo reale” accelerando in questo modo i processi di lavorazione.
I PROGETTI MALL IN ITALY
Nato da un’idea di IBS Italia e Destiny USA, Mall in Italy è un centro commerciale di 40.000 metri quadrati, il terzo per dimensioni negli Usa, dedicati esclusivamente al prodotto made in Italy, posti all’interno del Carousel Center di Syracuse nello Stato di New York. Attraverso un percorso di formazione, cultura, entertainment e spirito imprenditoriale, il futuro Mall in Italy, progettato da Giugiaro Architettura, si svilupperà lungo due concetti base: quello della tradizione (l’arte del saper fare, esclusiva, unica, inimitabile) e quello dell’innovazione (nella distribuzione, nella comunicazione, nel marketing, nelle tecniche di vendita e nel monitoraggio delle stesse, nella riduzione dei costi della filiera distributiva, etc,).
LE CASCINE DI PECCIOLI (PI)
Il progetto prevede il recupero di un’area rurale a Peccioli in provincia di Pisa. La tenuta è immersa nel cuore della Toscana: 900 ettari di terreno e 23.565 metri quadri, tra cascine, poderi e antiche pievi, per un territorio di estrema rilevanza storica e paesaggistica. Giugiaro Architettura è stata incaricata di restaurare le 46 cascine presenti nell’area, mantenendone inalterate le volumetrie esistenti nel rispetto della tradizione architettonica rurale e del contesto paesaggistico. Per salvaguardare l’uso di soluzioni ecocompatibili, è stato scelto di utilizzare materiali e tecnologie innovative e sostenibili, a zero impatto sull’ambiente naturale circostante. Inoltre Giugiaro Architettura provvederà al recupero e alla riorganizzazione dell’intera tenuta, che sarà trasformata in un luogo esclusivo, attraverso la costruzione di un campo da golf, di una biblioteca, di un centro benessere e di un eliporto (la possibilità di accesso dalla rete stradale è riservata ai residenti). Le acque del bacino idrico che sorge al centro della tenuta saranno rese pure e balneabili grazie all’utilizzo di speciali piante acquatiche, creando in questo modo quello che si può definire come un “biolago”.
I 5 NUOVI PERCORSI DEL CENTRO STORICO DI MAGENTA
Il nuovo Masterplan del centro storico di Magenta, fortemente voluto dalla municipalità per rendere la Città più vivibile, fruibile e capace di diventare meta di attrazione dei nuovi flussi turistici derivanti dall’apertura dell’autostrada di collegamento con Malpensa e del Passante Ferroviario Rho-Pero. Il nuovo Masterplan prevede cinque percorsi tematici: il percorso verde (il primo ad essere attuato prevede lo sviluppo di una pista ciclabile che partendo dalla Stazione ferroviaria passa per il Parco dell’Ossario ed il Parco della Villa Naj Oleari, si innesta nella centrale Via Novara e si ricollega alla pista ciclabile che arriva alle porte della città dove si riallaccia alla pista ciclabile che arriva fino al Parco del Ticino), il percorso storico (celebrativo dei luoghi storici della famosa battaglia di cui cadrà nel 2009 il 150° anniversario) il percorso religioso (basato sui luoghi della cultura cattolica con l’opera di Santa Gianna Beretta Molla), il percorso culturale e quello culinario.
RECUPERO DI UN EDIFICIO STORICO NEL CENTRO DI MOSCA
Si tratta di un delicato e innovativo intervento di recupero di un edificio storico cielo terra di 10 piani (11.000 mq) collocato nel pieno centro di Mosca, a pochi passi dal Cremlino. L’edificio, tipico esempio di architettura preindustriale destinata ad ex uffici di un’importante società statale, risale al 1907. Giugiaro Architettura curerà il progetto di tutto l’interior, agendo da General Contractor per tutto ciò che riguarda la selezione e la scelta delle forniture atte alla realizzazione di appartamenti della categoria 7 stelle super lusso.
Giugiaro Architettura
Giugiario Architettura nasce all’interno del Gruppo Italdesign Giugiaro, storico marchio italiano guidato da Giorgietto Giugiaro e considerato uno dei centri propulsori della creatività e dell’innovazione nel campo del design applicato al prodotto industriale. Cresciuta in seno alla divisione di industrial design, engineering e realizzazione prototipi, Giugiaro Architettura si è in breve tempo evoluta a studio dedicato alla progettazione architettonica e urbanistica, ampliando negli anni le proprie competenze e sviluppando progetti a 360 gradi. Nel 2003 diviene infatti una società indipendente guidata dall’architetto Aldo Cingolani, che in pochi anni la porta a tagliare traguardi internazionali e prestigiosi. Dall’aprile 2008, Giugiaro Architettura ha aperto la sua nuova sede di Milano, in via Mascheroni 15. Contatti: tel. 02.92884400; fax 02.36554807; ga.mi@giugiaroarchitettura.it; www.giugiaroarchitettura.it
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Queste le parole dell’architetto Aldo Cingolani (nella foto), Direttore Generale di Giugiaro Architettura, in occasione della “prima volta” del Gruppo ad EIRE, l’evento dedicato al real estate che si è tenuto dal 10 al 13 giugno scorsi.
La manifestazione è stata l’occasione per presentare in esclusiva mondiale la tecnologia di progettazione dell’architettura virtuale: Giugiaro Architettura è, infatti, l’unico operatore del settore a lavorare in piena “Realtà Virtuale”, il vero momento culminante del processo di progettazione “informatizzata”, che consente di effettuare modifiche visibili in “tempo reale” accelerando in questo modo i processi di lavorazione.
I PROGETTI MALL IN ITALY
Nato da un’idea di IBS Italia e Destiny USA, Mall in Italy è un centro commerciale di 40.000 metri quadrati, il terzo per dimensioni negli Usa, dedicati esclusivamente al prodotto made in Italy, posti all’interno del Carousel Center di Syracuse nello Stato di New York. Attraverso un percorso di formazione, cultura, entertainment e spirito imprenditoriale, il futuro Mall in Italy, progettato da Giugiaro Architettura, si svilupperà lungo due concetti base: quello della tradizione (l’arte del saper fare, esclusiva, unica, inimitabile) e quello dell’innovazione (nella distribuzione, nella comunicazione, nel marketing, nelle tecniche di vendita e nel monitoraggio delle stesse, nella riduzione dei costi della filiera distributiva, etc,).
LE CASCINE DI PECCIOLI (PI)
Il progetto prevede il recupero di un’area rurale a Peccioli in provincia di Pisa. La tenuta è immersa nel cuore della Toscana: 900 ettari di terreno e 23.565 metri quadri, tra cascine, poderi e antiche pievi, per un territorio di estrema rilevanza storica e paesaggistica. Giugiaro Architettura è stata incaricata di restaurare le 46 cascine presenti nell’area, mantenendone inalterate le volumetrie esistenti nel rispetto della tradizione architettonica rurale e del contesto paesaggistico. Per salvaguardare l’uso di soluzioni ecocompatibili, è stato scelto di utilizzare materiali e tecnologie innovative e sostenibili, a zero impatto sull’ambiente naturale circostante. Inoltre Giugiaro Architettura provvederà al recupero e alla riorganizzazione dell’intera tenuta, che sarà trasformata in un luogo esclusivo, attraverso la costruzione di un campo da golf, di una biblioteca, di un centro benessere e di un eliporto (la possibilità di accesso dalla rete stradale è riservata ai residenti). Le acque del bacino idrico che sorge al centro della tenuta saranno rese pure e balneabili grazie all’utilizzo di speciali piante acquatiche, creando in questo modo quello che si può definire come un “biolago”.
I 5 NUOVI PERCORSI DEL CENTRO STORICO DI MAGENTA
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RECUPERO DI UN EDIFICIO STORICO NEL CENTRO DI MOSCA
Si tratta di un delicato e innovativo intervento di recupero di un edificio storico cielo terra di 10 piani (11.000 mq) collocato nel pieno centro di Mosca, a pochi passi dal Cremlino. L’edificio, tipico esempio di architettura preindustriale destinata ad ex uffici di un’importante società statale, risale al 1907. Giugiaro Architettura curerà il progetto di tutto l’interior, agendo da General Contractor per tutto ciò che riguarda la selezione e la scelta delle forniture atte alla realizzazione di appartamenti della categoria 7 stelle super lusso.
Giugiaro Architettura
Giugiario Architettura nasce all’interno del Gruppo Italdesign Giugiaro, storico marchio italiano guidato da Giorgietto Giugiaro e considerato uno dei centri propulsori della creatività e dell’innovazione nel campo del design applicato al prodotto industriale. Cresciuta in seno alla divisione di industrial design, engineering e realizzazione prototipi, Giugiaro Architettura si è in breve tempo evoluta a studio dedicato alla progettazione architettonica e urbanistica, ampliando negli anni le proprie competenze e sviluppando progetti a 360 gradi. Nel 2003 diviene infatti una società indipendente guidata dall’architetto Aldo Cingolani, che in pochi anni la porta a tagliare traguardi internazionali e prestigiosi. Dall’aprile 2008, Giugiaro Architettura ha aperto la sua nuova sede di Milano, in via Mascheroni 15. Contatti: tel. 02.92884400; fax 02.36554807; ga.mi@giugiaroarchitettura.it; www.giugiaroarchitettura.it
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Il costruttore? E' donna
Esattamente non so quante società di sviluppo immobiliare abbiano a capo una donna. Certamente so che questa è la mia “prima volta”: Anna Melpignano è la prima “costruttrice” che intervisto.
Una circostanza che, essendo io stessa di sesso femminile, non ho considerato da subito. Donne in cantiere ne ho incontrate: erano per lo più architetti con l’incarico di direzione dei lavori. “Quando arrivo in tailleur con i tacchi - racconta la responsabile di Mel.Or Immobiliare con sede a Lissone - credo siano più in imbarazzo di me gli uomini dell’impresa.”
Quale può essere il valore aggiunto di un’imprenditrice nel settore del mattone? “Quando seguo un’operazione immobiliare tratto l’immobile come se fosse casa mia, con la stessa cura. Penso sempre: se piace a me, piacerà anche ai miei clienti.”
La scelta delle singole operazioni da sviluppare è dettata da un mix tra razionalità ed istinto, esattamente come è successo per l’ultimo recupero in corso d'opera a Lissone. “Mi sono innamorata del fascino che emanava quella casa.
Certo, non sarebbe bastato questo lato, per così dire romantico, a convincermi. A farmi credere nell'investimento sono state altre caratteristiche fondamentali che fanno de “La Ca' del 30” un'ottima opportunità."
“La Ca’ del 30”, la cui direzione lavori è affidata all’architetto Fabrizio Amoretti, è un intervento di ristrutturazione che coinvolge l’antica dimora e l’annesso cortile di un’azienda storica di falegnameria di Lissone.
Si tratta di un vero e proprio recupero conservativo: infatti la palazzina residenziale, che sorgerà al posto dell’abitazione risalente agli anni Trenta, è costruita da una struttura e da un’impiantistica completamente all’avanguardia, mentre il progetto architettonico è rimasto fedele all’originale.
Al posto del capannone, che invece è stato demolito completamente, sorgerà un altro immobile ex novo, caratterizzato da una linea progettuale che ricalca quella de “La Ca’ del 30”. “Complessivamente si tratta di sei appartamenti ricavati all’interno del recupero e di altre otto soluzioni nell’edificio di nuova costruzione - ci spiega la signora Melpignano - sono tutti tagli di circa sessanta metri quadri, anche se è possibile accorpare gli spazi per soddisfare esigenze diverse.”
Lo stile del complesso è costruito intorno a dettagli che fanno la differenza: i balconi de “La Ca’ del 30” sono quelli originali in ferro battuto e i terrazzi della nuova costruzione ne ripropongono l’effetto “bombato”.
L’intervento è situato in prossimità della piazza del mercato di Lissone, un’area che a breve sarà parzialmente trasformata, con l’inserimento di una zona destinata a strutture residenziali ed una al verde. “Per “La Ca’ del 30” - prosegue Anna Melpignano - abbiamo pensato di utilizzare tutte le finiture di pregio: dai serramenti di ultima generazione all’isolamento termoacustico, dall’impianto satellitare al sistema di videocitofono, dalla predisposizione all’aria condizionata e all’antifurto.”
Quella che potrebbe sembrare la solita "lista da capitolato" di un immobile, si anima dell’entusiasmo e della passione che contraddistinguono solo chi è realmente innamorato della propria professione.
I serramenti, di sette centimetri di spessore perfetti per la normativa attuale sull’isolamento e sulla dispersione di energia, compaiono da un vano dell’ufficio di Lissone: “vede la differenza?” mi chiede la titolare della Mel.Or Immobiliare.
“Mi piace essere sicura delle cose che vendo, per questo motivo verifico in prima persona come procede il cantiere e la scelta dei materiali.
Insomma sono il collegamento tra chi costruisce e l’acquirente. Il rapporto con il cliente è fondamentale per me.
Quando ho deciso di intraprendere la svolta nella mia carriera, passando dalla mera compravendita alla gestione di operazioni di sviluppo immobiliare, ho scelto appositamente di seguirne una alla volta.
In questo modo c’è un contatto continuo con chi decide di affidarsi a me e posso rispondere prontamente ad ogni richiesta.”
I piedi ben piantati a terra, terra naturalmente solida come quella pugliese (di cui la Melpignano è originaria e dove ha curato recentemente un altro intervento immobiliare di residenze in locazione in un paese di pescatori vicino ad Ostuni) e la volontà di andare sempre in fondo alle cose.
Il lato femminile emerge anche in un settore come quello immobiliare dove in troppi, invece, danno le cose per scontate.
Mel.Or Immobiliare: i servizi
del mediatore comprando dal costruttore Mel.Or Immobiliare, la cui titolare Anna Melpignano vanta un’esperienza di quindici anni nel settore, opera nel segmento di mercato delle nuove costruzioni e delle ristrutturazioni. Le principali attività di cui si occupa Mel.Or sono l’acquisizione, la costruzione e la vendita di nuovi immobili, oltre all’acquisizione di edifici da ristrutturare. Le operazioni immobiliari a cui si dedica la società sono di piccole dimensioni e quindi maggiormente curate e di elevata qualità. I servizi offerti da Mel.Or Immobiliare, dati in esclusiva e gratuitamente a chi acquista, sono la valutazione dell’immobile, la permuta dell’usato, il mutuo, l’attività di consulenza, il contatto continuo con il cliente, grazie alla facoltà di gestire un singolo cantiere alla volta. Indirizzi: Via Loreto 44 Lissone; Tel/Fax 039. 483599; info@melorimmobiliare-lissone.it; www.melorimmobiliare-lissone.it
Una circostanza che, essendo io stessa di sesso femminile, non ho considerato da subito. Donne in cantiere ne ho incontrate: erano per lo più architetti con l’incarico di direzione dei lavori. “Quando arrivo in tailleur con i tacchi - racconta la responsabile di Mel.Or Immobiliare con sede a Lissone - credo siano più in imbarazzo di me gli uomini dell’impresa.”
Quale può essere il valore aggiunto di un’imprenditrice nel settore del mattone? “Quando seguo un’operazione immobiliare tratto l’immobile come se fosse casa mia, con la stessa cura. Penso sempre: se piace a me, piacerà anche ai miei clienti.”
La scelta delle singole operazioni da sviluppare è dettata da un mix tra razionalità ed istinto, esattamente come è successo per l’ultimo recupero in corso d'opera a Lissone. “Mi sono innamorata del fascino che emanava quella casa.
Certo, non sarebbe bastato questo lato, per così dire romantico, a convincermi. A farmi credere nell'investimento sono state altre caratteristiche fondamentali che fanno de “La Ca' del 30” un'ottima opportunità."
“La Ca’ del 30”, la cui direzione lavori è affidata all’architetto Fabrizio Amoretti, è un intervento di ristrutturazione che coinvolge l’antica dimora e l’annesso cortile di un’azienda storica di falegnameria di Lissone.
Si tratta di un vero e proprio recupero conservativo: infatti la palazzina residenziale, che sorgerà al posto dell’abitazione risalente agli anni Trenta, è costruita da una struttura e da un’impiantistica completamente all’avanguardia, mentre il progetto architettonico è rimasto fedele all’originale.
Al posto del capannone, che invece è stato demolito completamente, sorgerà un altro immobile ex novo, caratterizzato da una linea progettuale che ricalca quella de “La Ca’ del 30”. “Complessivamente si tratta di sei appartamenti ricavati all’interno del recupero e di altre otto soluzioni nell’edificio di nuova costruzione - ci spiega la signora Melpignano - sono tutti tagli di circa sessanta metri quadri, anche se è possibile accorpare gli spazi per soddisfare esigenze diverse.”
Lo stile del complesso è costruito intorno a dettagli che fanno la differenza: i balconi de “La Ca’ del 30” sono quelli originali in ferro battuto e i terrazzi della nuova costruzione ne ripropongono l’effetto “bombato”.
L’intervento è situato in prossimità della piazza del mercato di Lissone, un’area che a breve sarà parzialmente trasformata, con l’inserimento di una zona destinata a strutture residenziali ed una al verde. “Per “La Ca’ del 30” - prosegue Anna Melpignano - abbiamo pensato di utilizzare tutte le finiture di pregio: dai serramenti di ultima generazione all’isolamento termoacustico, dall’impianto satellitare al sistema di videocitofono, dalla predisposizione all’aria condizionata e all’antifurto.”
Quella che potrebbe sembrare la solita "lista da capitolato" di un immobile, si anima dell’entusiasmo e della passione che contraddistinguono solo chi è realmente innamorato della propria professione.
I serramenti, di sette centimetri di spessore perfetti per la normativa attuale sull’isolamento e sulla dispersione di energia, compaiono da un vano dell’ufficio di Lissone: “vede la differenza?” mi chiede la titolare della Mel.Or Immobiliare.
“Mi piace essere sicura delle cose che vendo, per questo motivo verifico in prima persona come procede il cantiere e la scelta dei materiali.
Insomma sono il collegamento tra chi costruisce e l’acquirente. Il rapporto con il cliente è fondamentale per me.
Quando ho deciso di intraprendere la svolta nella mia carriera, passando dalla mera compravendita alla gestione di operazioni di sviluppo immobiliare, ho scelto appositamente di seguirne una alla volta.
In questo modo c’è un contatto continuo con chi decide di affidarsi a me e posso rispondere prontamente ad ogni richiesta.”
I piedi ben piantati a terra, terra naturalmente solida come quella pugliese (di cui la Melpignano è originaria e dove ha curato recentemente un altro intervento immobiliare di residenze in locazione in un paese di pescatori vicino ad Ostuni) e la volontà di andare sempre in fondo alle cose.
Il lato femminile emerge anche in un settore come quello immobiliare dove in troppi, invece, danno le cose per scontate.
Mel.Or Immobiliare: i servizi
del mediatore comprando dal costruttore Mel.Or Immobiliare, la cui titolare Anna Melpignano vanta un’esperienza di quindici anni nel settore, opera nel segmento di mercato delle nuove costruzioni e delle ristrutturazioni. Le principali attività di cui si occupa Mel.Or sono l’acquisizione, la costruzione e la vendita di nuovi immobili, oltre all’acquisizione di edifici da ristrutturare. Le operazioni immobiliari a cui si dedica la società sono di piccole dimensioni e quindi maggiormente curate e di elevata qualità. I servizi offerti da Mel.Or Immobiliare, dati in esclusiva e gratuitamente a chi acquista, sono la valutazione dell’immobile, la permuta dell’usato, il mutuo, l’attività di consulenza, il contatto continuo con il cliente, grazie alla facoltà di gestire un singolo cantiere alla volta. Indirizzi: Via Loreto 44 Lissone; Tel/Fax 039. 483599; info@melorimmobiliare-lissone.it; www.melorimmobiliare-lissone.it
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Vive la France, progetti d'oltralpe
Progettare, costruire e abitare in Francia? Decisamente diverso rispetto all’Italia. I nostri “cugini” d’Oltralpe usano precisi criteri di costruzione sia per quanto riguarda lo stile architettonico sia per la normativa edile.
“In Francia - ci racconta il progettista Daniel Durand (nella foto con la moglie Maria Teresa Ferri, con la quale opera da anni nel settore residenziale francese) - emergono gli stili regionali. Non è possibile costruire con canoni diversi da quelli della regione dove si andrà a realizzare il progetto.
E' curioso notare come si può riconoscere il luogo dove vi trovate attraverso le immagini del Tour de France: da come ad esempio si realizzano i tetti vi accorgete se siete a nord oppure a sud.” La chiarezza e l’omogeneità dello stile si riscontra anche nella fase di acquisto dell’immobile.
“Innazitutto ci sono criteri più precisi e parametri obbligati senza i quali non è possibile ottenere la concessione edilizia. Il certificato di isolamento termico-acustico degli immobili è diventato obbligatorio in Francia da molto prima che lo diventasse in Italia. Inoltre ci sono norme che tutelano l’acquirente, come ad esempio la Loi Carrez.”
La legge Carrez, che che risale al giugno 1997, impone al venditore un certo numero di regole che è bene rispetti per evitare controversie.
La parte più interessante riguarda il calcolo della superficie da riportare sui contratti di vendita: è previsto l'onere per il venditore di indicare la superficie calpestabile in tutti i documenti relativi alla compravendita: contratto preliminare e atto di vendita.
“Ci sono società private che si occupano di stilare questo certificato, della validità di tre mesi, oltre a verificare la condizione della struttura dell’immobile (presenza di termiti, piombo, amianto).
“Un altro punto della legislazione francese che rende più sicura la compravendita immobiliare è la centralità della figura del notaio, al quale viene versata la caparra, che tiene fino al momento dello rogito.”
E senza arrivare al momento conclusivo della compravendita, è bene ricordare che in Francia il mandato di vendita è obbligatorio, per evitare, tra l’altro, che vi siano prezzi diversi per lo stesso immobile.
Contatti: P.T.L. SIFI, www.immobiliareptlsefi.com
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“In Francia - ci racconta il progettista Daniel Durand (nella foto con la moglie Maria Teresa Ferri, con la quale opera da anni nel settore residenziale francese) - emergono gli stili regionali. Non è possibile costruire con canoni diversi da quelli della regione dove si andrà a realizzare il progetto.
E' curioso notare come si può riconoscere il luogo dove vi trovate attraverso le immagini del Tour de France: da come ad esempio si realizzano i tetti vi accorgete se siete a nord oppure a sud.” La chiarezza e l’omogeneità dello stile si riscontra anche nella fase di acquisto dell’immobile.
“Innazitutto ci sono criteri più precisi e parametri obbligati senza i quali non è possibile ottenere la concessione edilizia. Il certificato di isolamento termico-acustico degli immobili è diventato obbligatorio in Francia da molto prima che lo diventasse in Italia. Inoltre ci sono norme che tutelano l’acquirente, come ad esempio la Loi Carrez.”
La legge Carrez, che che risale al giugno 1997, impone al venditore un certo numero di regole che è bene rispetti per evitare controversie.
La parte più interessante riguarda il calcolo della superficie da riportare sui contratti di vendita: è previsto l'onere per il venditore di indicare la superficie calpestabile in tutti i documenti relativi alla compravendita: contratto preliminare e atto di vendita.
“Ci sono società private che si occupano di stilare questo certificato, della validità di tre mesi, oltre a verificare la condizione della struttura dell’immobile (presenza di termiti, piombo, amianto).
“Un altro punto della legislazione francese che rende più sicura la compravendita immobiliare è la centralità della figura del notaio, al quale viene versata la caparra, che tiene fino al momento dello rogito.”
E senza arrivare al momento conclusivo della compravendita, è bene ricordare che in Francia il mandato di vendita è obbligatorio, per evitare, tra l’altro, che vi siano prezzi diversi per lo stesso immobile.
Contatti: P.T.L. SIFI, www.immobiliareptlsefi.com
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venerdì 10 ottobre 2008
Le terrazze sul Lago, abitare la comodità in quel di Como
A Como il mercato immobiliare continua il suo trend positivo. E non si tratta solo del mercato delle seconde case.
In fermento c’è anche il settore di chi è in cerca della prima abitazione. Su tutto il territorio urbano si stanno realizzando nuovi complessi residenziali che modificano e riqualificano al tempo stesso le aree territoriali in cui sorgono.
La richiesta più diffusa avanzata da chi ricerca un immobile in questa zona è in primo luogo l’affaccio sul lago ma i costi in questa fascia sono davvero elevati.
Si può arrivare anche a 3.500 euro al metro quadro.
A Como, fortunatamente, ci sono anche altre possibilità, ugualmente interessanti, con dei prezzi decisamente inferiori.
Come nel quartiere di Rebbio, dove sta per essere ultimata la residenza “Le Terrazze”.
“Ci troviamo in una zona in sicura crescita dal punto di vista dei servizi e che quindi vedrà diventare più elevata anche la qualità della vita - spiega Gianni Antonici, responsabile di GIMA Immobiliare srl, la società che gestisce l’intervento - Oltre ad essere in prossimità dell’autostrada, da cui si può facilmente raggiungere Milano, il quartiere è fornito di ogni tipo di servizio: dai centri commerciali alle scuole.
Non voglio negare il fascino della zona centrale di Como, ma probabilmente non offre le stesse caratteristiche che rendono Rebbio un quartiere decisamente residenziale.”
”Le Terrazze” sono un elegante fabbricato residenziale che si sviluppa su cinque livelli abitativi fuori terra, mentre il piano interrato è destinato ad ospitare i box e le cantine.
Complessivamente si tratta di trenta appartamenti e due esercizi commerciali collocati al piano terra.
“Nel progetto c’è sempre stato interesse nel costruire bene gli esterni - prosegue Antonici - per le facciate sono stati scelti i colori rosso e grigio, perché, pur essendo tonalità forti, rendono il palazzo più signorile, senza appesantirlo ulteriormente.”
Un altro elemento che alleggerisce l’impatto è il modulo architettonico delle cornici superiori delle finestre, che riprendono i colori dei balconi.
Oltre ad essere gradevole da vedere, il complesso residenziale di via Paoli è assolutamente comodo e funzionale da abitare e da vivere.
“La caratteristica che spicca sono sicuramente i terrazzi che infatti hanno dato il nome alla residenza - racconta Antonici descrivendo il nuovo progetto a Como - il più piccolo misura quindici metri quadrati.”
L’obiettivo è stato quello di rendere più vivibili gli esterni degli appartamenti in qualsiasi stagione: per questo i terrazzi sono tutti dotati di loggiati.
La stessa cura nella progettazione è stata applicata anche agli interni. I tagli degli appartamenti sono stati pensati finalizzati alle moderne esigenze dell’abitare.
Veri gioielli della residenza sono le soluzioni “duplex”: disposte su due piani, ospitano separate la zona giorno e la zona notte, e si può accedere al terrazzo attraverso una scala privata interna. I duplex sono stati già pensati anche per diventare in futuro due appartamenti distinti.
Altra caratteristica de “Le Terrazze” è rappresentata dal capitolato di pregio, anche dal punto di vista dell’impiantistica.
“Innanzitutto l’isolamento termico ed acustico della costruzione è stato realizzato in conformità delle leggi vigenti in materia di contenimento dei consumi energetici.
Per esempio sono previsti serramenti di 7,5cm, e finestre con due vetri esterni e due interni.
Abbiamo inoltre pensato di fornire ai nostri clienti un capitolato fotografico oltre che descrittivo, inserendo finiture eleganti e prodotti neutri, che potessero assecondare i gusti evitando in questo modo spese extra che incidono sul budget degli acquirenti.
In aggiunta ogni appartamento dispone della predisposizione all’impianto domotico. In questo modo, quando lo si desidera, acquistando una semplice scheda, si potrà personalizzare la gestione dell’impianto di allarme, del riscaldamento, del condizionamento, della diffusione del suono e altro ancora.”
Manuela Stucchi
GPA: promozioni immobiliari
Dalla tecnica allo sviluppo GPA Promozioni Immobiliari è la società che si occupa di sviluppo immobiliare nata dall’esperienza di alcuni professionisti che operano da diversi anni nel settore delle costruzioni e dell’edilizia. Attualmente la GPA Promozioni Immobiliari presenta due operazioni in corso, entrambe di contesti residenziali, localizzate rispettivamente a Robbiano e a Seregno. L’impresa di costruzioni Tecnoservice, a cui GPA si affida, opera da più di dieci anni nel settore delle costruzioni per conto terzi. Contatti: Via per Cesano 3, Desio (MI); tel/fax 0362.306173; tecnofloorservice@tiscali.it I medesimi contatti valgono anche per l’operazione di Como gestita da GIMA Immobiliare srl.
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In fermento c’è anche il settore di chi è in cerca della prima abitazione. Su tutto il territorio urbano si stanno realizzando nuovi complessi residenziali che modificano e riqualificano al tempo stesso le aree territoriali in cui sorgono.
La richiesta più diffusa avanzata da chi ricerca un immobile in questa zona è in primo luogo l’affaccio sul lago ma i costi in questa fascia sono davvero elevati.
Si può arrivare anche a 3.500 euro al metro quadro.
A Como, fortunatamente, ci sono anche altre possibilità, ugualmente interessanti, con dei prezzi decisamente inferiori.
Come nel quartiere di Rebbio, dove sta per essere ultimata la residenza “Le Terrazze”.
“Ci troviamo in una zona in sicura crescita dal punto di vista dei servizi e che quindi vedrà diventare più elevata anche la qualità della vita - spiega Gianni Antonici, responsabile di GIMA Immobiliare srl, la società che gestisce l’intervento - Oltre ad essere in prossimità dell’autostrada, da cui si può facilmente raggiungere Milano, il quartiere è fornito di ogni tipo di servizio: dai centri commerciali alle scuole.
Non voglio negare il fascino della zona centrale di Como, ma probabilmente non offre le stesse caratteristiche che rendono Rebbio un quartiere decisamente residenziale.”
”Le Terrazze” sono un elegante fabbricato residenziale che si sviluppa su cinque livelli abitativi fuori terra, mentre il piano interrato è destinato ad ospitare i box e le cantine.
Complessivamente si tratta di trenta appartamenti e due esercizi commerciali collocati al piano terra.
“Nel progetto c’è sempre stato interesse nel costruire bene gli esterni - prosegue Antonici - per le facciate sono stati scelti i colori rosso e grigio, perché, pur essendo tonalità forti, rendono il palazzo più signorile, senza appesantirlo ulteriormente.”
Un altro elemento che alleggerisce l’impatto è il modulo architettonico delle cornici superiori delle finestre, che riprendono i colori dei balconi.
Oltre ad essere gradevole da vedere, il complesso residenziale di via Paoli è assolutamente comodo e funzionale da abitare e da vivere.
“La caratteristica che spicca sono sicuramente i terrazzi che infatti hanno dato il nome alla residenza - racconta Antonici descrivendo il nuovo progetto a Como - il più piccolo misura quindici metri quadrati.”
L’obiettivo è stato quello di rendere più vivibili gli esterni degli appartamenti in qualsiasi stagione: per questo i terrazzi sono tutti dotati di loggiati.
La stessa cura nella progettazione è stata applicata anche agli interni. I tagli degli appartamenti sono stati pensati finalizzati alle moderne esigenze dell’abitare.
Veri gioielli della residenza sono le soluzioni “duplex”: disposte su due piani, ospitano separate la zona giorno e la zona notte, e si può accedere al terrazzo attraverso una scala privata interna. I duplex sono stati già pensati anche per diventare in futuro due appartamenti distinti.
Altra caratteristica de “Le Terrazze” è rappresentata dal capitolato di pregio, anche dal punto di vista dell’impiantistica.
“Innanzitutto l’isolamento termico ed acustico della costruzione è stato realizzato in conformità delle leggi vigenti in materia di contenimento dei consumi energetici.
Per esempio sono previsti serramenti di 7,5cm, e finestre con due vetri esterni e due interni.
Abbiamo inoltre pensato di fornire ai nostri clienti un capitolato fotografico oltre che descrittivo, inserendo finiture eleganti e prodotti neutri, che potessero assecondare i gusti evitando in questo modo spese extra che incidono sul budget degli acquirenti.
In aggiunta ogni appartamento dispone della predisposizione all’impianto domotico. In questo modo, quando lo si desidera, acquistando una semplice scheda, si potrà personalizzare la gestione dell’impianto di allarme, del riscaldamento, del condizionamento, della diffusione del suono e altro ancora.”
Manuela Stucchi
GPA: promozioni immobiliari
Dalla tecnica allo sviluppo GPA Promozioni Immobiliari è la società che si occupa di sviluppo immobiliare nata dall’esperienza di alcuni professionisti che operano da diversi anni nel settore delle costruzioni e dell’edilizia. Attualmente la GPA Promozioni Immobiliari presenta due operazioni in corso, entrambe di contesti residenziali, localizzate rispettivamente a Robbiano e a Seregno. L’impresa di costruzioni Tecnoservice, a cui GPA si affida, opera da più di dieci anni nel settore delle costruzioni per conto terzi. Contatti: Via per Cesano 3, Desio (MI); tel/fax 0362.306173; tecnofloorservice@tiscali.it I medesimi contatti valgono anche per l’operazione di Como gestita da GIMA Immobiliare srl.
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Il Real Estate si è tinto di rosa
Il real estate e le donne.
Un connubio sempre più attuale. Tanto che il 19 luglio del 2006 è nata un’associazione del real estate “tinto di rosa”.
Si tratta di AREL, Associazione Real Estate Ladies, fondata per offrire alle donne del real estate uno spazio di confronto, di approfondimento, e di condivisione delle proprie esperienze. “L'associazione nasce per creare uno spazio in cui le professioniste e le manager che operano nel settore del real estate italiano possano confrontarsi, condividere e approfondire le rispettive esperienze al fine di contribuire alla crescita delle professionalità e alla innovazione di uno dei settori storici ma al tempo stesso più dinamici dell'economia italiana, come dimostra l'andamento e l'evoluzione del mercato immobiliare degli ultimi dieci anni” spiega Barbara Polito, Director di The Carlyle Group - Europe Real Estate, presidente dell’associazione.
“Il mondo della consulenza, della promozione, dello sviluppo, dell'intermediazione, della progettazione, della gestione, della formazione e della finanza immobiliare conta già molte donne che hanno un "ruolo" determinante all'interno delle aziende di appartenenza, e il loro numero è in continua e forte crescita.”
Una presenza qualitativa oltre che quantitativa, testimoniata ad esempio da un tavolo di discussione dove nel ruolo di relatori c’erano solo donne. è successo durante la scorsa edizione di EIRE, durante il convegno organizzato da AREL “Development: sviluppo, trasformazione urbana e valorizzazione.
Best practice e sfide del futuro”, dove sono intervenute, oltre al presidente dell’Associazione, figure chiave del real estate da Maria Raffaella Bertoli (Sales and Marketing Manager di Europa Risorse RE Agency) a Muna Namous (Responsabile tecnico di Nexity Italia), da Sabrina Suma (Business Development Manager di Garretti Associati) a Paola Delmonte (Vice Direttore Generale Investment & Asset Management Advisory di Pirelli Real Estate).
Chi si può iscrivere ad AREL?
Tutte le donne che, in Italia, operano nell’industria immobiliare vale a dire nel settore dei servizi di gestione, di comunicazione e dei servizi tecnici correlati alle attività immobiliari, come libere professioniste, titolari di azienda, impiegate, quadri e manager aziendali, impiegate, quadri e dirigenti del settore pubblico, docenti universitarie e responsabili di società e istituti di studio e ricerca pubblici e privati, dirigenti e responsabili di associazioni di categoria rappresentative della intera filiera dell'industria immobiliare, nella sua più ampia e moderna accezione del termine.
All’Associazione possono iscriversi anche donne che vivono e lavorano nel settore immobiliare in altri Paesi, purché condividano le finalità del Gruppo.
Coloro che intendono iscriversi ad AREL debbono compilare l’apposita domanda di iscrizione e la scheda personale, inviando il tutto alla presidenza.
Per informazioni: arel@mclink.net; www.arel-italia.it
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Un connubio sempre più attuale. Tanto che il 19 luglio del 2006 è nata un’associazione del real estate “tinto di rosa”.
Si tratta di AREL, Associazione Real Estate Ladies, fondata per offrire alle donne del real estate uno spazio di confronto, di approfondimento, e di condivisione delle proprie esperienze. “L'associazione nasce per creare uno spazio in cui le professioniste e le manager che operano nel settore del real estate italiano possano confrontarsi, condividere e approfondire le rispettive esperienze al fine di contribuire alla crescita delle professionalità e alla innovazione di uno dei settori storici ma al tempo stesso più dinamici dell'economia italiana, come dimostra l'andamento e l'evoluzione del mercato immobiliare degli ultimi dieci anni” spiega Barbara Polito, Director di The Carlyle Group - Europe Real Estate, presidente dell’associazione.
“Il mondo della consulenza, della promozione, dello sviluppo, dell'intermediazione, della progettazione, della gestione, della formazione e della finanza immobiliare conta già molte donne che hanno un "ruolo" determinante all'interno delle aziende di appartenenza, e il loro numero è in continua e forte crescita.”
Una presenza qualitativa oltre che quantitativa, testimoniata ad esempio da un tavolo di discussione dove nel ruolo di relatori c’erano solo donne. è successo durante la scorsa edizione di EIRE, durante il convegno organizzato da AREL “Development: sviluppo, trasformazione urbana e valorizzazione.
Best practice e sfide del futuro”, dove sono intervenute, oltre al presidente dell’Associazione, figure chiave del real estate da Maria Raffaella Bertoli (Sales and Marketing Manager di Europa Risorse RE Agency) a Muna Namous (Responsabile tecnico di Nexity Italia), da Sabrina Suma (Business Development Manager di Garretti Associati) a Paola Delmonte (Vice Direttore Generale Investment & Asset Management Advisory di Pirelli Real Estate).
Chi si può iscrivere ad AREL?
Tutte le donne che, in Italia, operano nell’industria immobiliare vale a dire nel settore dei servizi di gestione, di comunicazione e dei servizi tecnici correlati alle attività immobiliari, come libere professioniste, titolari di azienda, impiegate, quadri e manager aziendali, impiegate, quadri e dirigenti del settore pubblico, docenti universitarie e responsabili di società e istituti di studio e ricerca pubblici e privati, dirigenti e responsabili di associazioni di categoria rappresentative della intera filiera dell'industria immobiliare, nella sua più ampia e moderna accezione del termine.
All’Associazione possono iscriversi anche donne che vivono e lavorano nel settore immobiliare in altri Paesi, purché condividano le finalità del Gruppo.
Coloro che intendono iscriversi ad AREL debbono compilare l’apposita domanda di iscrizione e la scheda personale, inviando il tutto alla presidenza.
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Sesto San Giovanni: al via il progetto nell’area ex Enichem,un intervento residenziale ed un’area adibita a funzione pubblica
Da qualche anno il volto di Sesto San Giovanni sta cambiando.
Le metamorfosi in atto riguardano in primo luogo le diverse aree industriali che prendono forme nuove e molteplici, ospitando progetti integrati che combinano le differenti funzioni del vivere contemporaneo.
Ma la nuova realtà sestese va considerata all’interno di un cambio di prospettiva che riguarda tutta l’area milanese.
Un’area che a ragione si può definire “Regione Metropolitana”, dal momento che si tratta della conurbazione urbana più estesa, popolosa e ricca delll’intero territorio nazionale.
Per dare qualche numero, sono circa due milioni di persone che per motivi di lavoro entrano a Milano ogni giorno.
Lo sviluppo e la riqualificazione urbana, nella duplice prospettiva del residenziale e del produttivo, dei Comuni confinanti, tra i quali appunto Sesto San Giovanni, hanno permesso di creare il tessuto connettivo che rappresenta la base necessaria di un policentrismo che va a sostituire l’antica discontinuità territoriale.
Tra gli interventi più interessanti c’è la riqualificazione dell’area ex Enichem, un percorso travagliato iniziato nel 2001 che finalmente è partito grazie all’approvazione in Consiglio Comunale.
“Si tratta di un progetto residenziale che parte dalla bonifica di tutto il territorio in oggetto - racconta Luca Pasini, responsabile di Aree srl, società promotrice del piano di riqualificazione, oltre che membro del Gruppo Pasini, realtà storica di Sesto San Giovanni che ha iniziato la sua attività negli anni Cinquanta, - La superficie complessiva di circa 14mila metri quadri è distribuita tra circa 7mila metri quadri destinati ad uso residenziale e più 3mila metri quadri riservati alla realizzazione di un parcheggio e del verde attrezzato, mentre oltre 3.500 metri quadri prevedono un edificio ad uso pubblico.”
Connessi al programma integrato sono previsti inoltre ulteriori interventi pubblici, come la riqualificazione della sede stradale di largo Levino, il ridisegno dell’incrocio tra via Montenero, via Puccini e viale Gramsci e la sistemazione di via Montesanto.
Il progetto è affidato allo studio di architettura Torlaschi in collaborazione con Atelier, studio di progettazione e consulenza in urbanistica ed architettura.
Restellone Habitat, il complesso residenziale che deve il suo nome alla nuova fermata della linea metropolitana 1 che sorgerà proprio in prossimità dell’intervento, sarà composto da tre edifici disposti du cinque piani fuori terra.
“Una parte degli appartamenti, circa 950 metri quadri, - prosegue Pasini - saranno destinati all’edilizia convenzionata.
Un’opportunità che non riguarderà solo l’acquisto ma anche un’eventuale possibilità di locazione, per coloro che desiderano una casa anche se al momento non sono in grado di comprarla, in accordo con Banca Popolare dell’Emilia Romagna, l’istituto di credito collegato al progetto.
Si tratta di un buon intervento che presenta comuque prezzi contenuti”. Restellone Habitat è inoltre il primo progetto che sfrutta le moderne tecnologie per l’abbattimento del rumore.
“I tre edifici sorgeranno al di là della linea ferroviaria che divide a metà il territorio di Sesto San Giovanni- spiega l’architetto Torlaschi - Prima di stendere il disegno progettuale abbiamo interpellato un team di professionisti ed il piano per la realizzazione degli edifici è nato sulla base della disposizione dei coni di rumore.
E' prevista la costruzione di una “collinetta” che fungerà da vera e propria barriera ed inoltre saranno utilizzati tutti gli accorgimenti tecnologici più evoluti per garantire un perfetto isolamento acustico dei tre edifici.”
Per quanto riguarda i tagli interni, si tratta fondalmentalmente di mono, bi e trilocali, ma c’è la possibilità di accorpamento per disegnare lo spazio abitativo secondo le proprie esigenze.
Sesto San Giovanni: Restellone habitat
“Si tratta di un progetto residenziale che parte dalla bonifica di tutto il territorio in oggetto - racconta Luca Pasini, responsabile di Aree srl, società promotrice del piano di riqualificazione - La superficie complessiva di circa 14mila metri quadri è distribuita tra circa 7mila metri quadri destinati ad uso residenziale e più 3mila metri quadri riservati alla realizzazione di un parcheggio e del verde attrezzato, mentre oltre 3.500 metri quadri prevedono un edificio ad uso pubblico.”
Restellone Habitat
Un intervento firmato da aree srl Il progetto residenziale Restellone Habitat, all’interno del piano di riqualificazione dell’area ex Enichem a Sesto San Giovanni, è gestito dalla società di sviluppo immobiliare di Aree srl, in collaborazione con Hcg, lo studio di architettura Torlaschi, Atelier studio di progettazione e consulenza in urbanistica ed architettura. La commercializzazione dell’intervento è affidata a FinProject Group; Tel. 02 26.26.38.68; Fax 02 26.26.38.86; info@gruppofinproject.it; www.finprojectgroup.it Studio Trezzi & C. s.a.s.; Tel. 02 24.24.107 Fax 02 26.22.73.93; info@studio-trezzi.it
Manuela Stucchi
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Le metamorfosi in atto riguardano in primo luogo le diverse aree industriali che prendono forme nuove e molteplici, ospitando progetti integrati che combinano le differenti funzioni del vivere contemporaneo.
Ma la nuova realtà sestese va considerata all’interno di un cambio di prospettiva che riguarda tutta l’area milanese.
Un’area che a ragione si può definire “Regione Metropolitana”, dal momento che si tratta della conurbazione urbana più estesa, popolosa e ricca delll’intero territorio nazionale.
Per dare qualche numero, sono circa due milioni di persone che per motivi di lavoro entrano a Milano ogni giorno.
Lo sviluppo e la riqualificazione urbana, nella duplice prospettiva del residenziale e del produttivo, dei Comuni confinanti, tra i quali appunto Sesto San Giovanni, hanno permesso di creare il tessuto connettivo che rappresenta la base necessaria di un policentrismo che va a sostituire l’antica discontinuità territoriale.
Tra gli interventi più interessanti c’è la riqualificazione dell’area ex Enichem, un percorso travagliato iniziato nel 2001 che finalmente è partito grazie all’approvazione in Consiglio Comunale.
“Si tratta di un progetto residenziale che parte dalla bonifica di tutto il territorio in oggetto - racconta Luca Pasini, responsabile di Aree srl, società promotrice del piano di riqualificazione, oltre che membro del Gruppo Pasini, realtà storica di Sesto San Giovanni che ha iniziato la sua attività negli anni Cinquanta, - La superficie complessiva di circa 14mila metri quadri è distribuita tra circa 7mila metri quadri destinati ad uso residenziale e più 3mila metri quadri riservati alla realizzazione di un parcheggio e del verde attrezzato, mentre oltre 3.500 metri quadri prevedono un edificio ad uso pubblico.”
Connessi al programma integrato sono previsti inoltre ulteriori interventi pubblici, come la riqualificazione della sede stradale di largo Levino, il ridisegno dell’incrocio tra via Montenero, via Puccini e viale Gramsci e la sistemazione di via Montesanto.
Il progetto è affidato allo studio di architettura Torlaschi in collaborazione con Atelier, studio di progettazione e consulenza in urbanistica ed architettura.
Restellone Habitat, il complesso residenziale che deve il suo nome alla nuova fermata della linea metropolitana 1 che sorgerà proprio in prossimità dell’intervento, sarà composto da tre edifici disposti du cinque piani fuori terra.
“Una parte degli appartamenti, circa 950 metri quadri, - prosegue Pasini - saranno destinati all’edilizia convenzionata.
Un’opportunità che non riguarderà solo l’acquisto ma anche un’eventuale possibilità di locazione, per coloro che desiderano una casa anche se al momento non sono in grado di comprarla, in accordo con Banca Popolare dell’Emilia Romagna, l’istituto di credito collegato al progetto.
Si tratta di un buon intervento che presenta comuque prezzi contenuti”. Restellone Habitat è inoltre il primo progetto che sfrutta le moderne tecnologie per l’abbattimento del rumore.
“I tre edifici sorgeranno al di là della linea ferroviaria che divide a metà il territorio di Sesto San Giovanni- spiega l’architetto Torlaschi - Prima di stendere il disegno progettuale abbiamo interpellato un team di professionisti ed il piano per la realizzazione degli edifici è nato sulla base della disposizione dei coni di rumore.
E' prevista la costruzione di una “collinetta” che fungerà da vera e propria barriera ed inoltre saranno utilizzati tutti gli accorgimenti tecnologici più evoluti per garantire un perfetto isolamento acustico dei tre edifici.”
Per quanto riguarda i tagli interni, si tratta fondalmentalmente di mono, bi e trilocali, ma c’è la possibilità di accorpamento per disegnare lo spazio abitativo secondo le proprie esigenze.
Sesto San Giovanni: Restellone habitat
“Si tratta di un progetto residenziale che parte dalla bonifica di tutto il territorio in oggetto - racconta Luca Pasini, responsabile di Aree srl, società promotrice del piano di riqualificazione - La superficie complessiva di circa 14mila metri quadri è distribuita tra circa 7mila metri quadri destinati ad uso residenziale e più 3mila metri quadri riservati alla realizzazione di un parcheggio e del verde attrezzato, mentre oltre 3.500 metri quadri prevedono un edificio ad uso pubblico.”
Restellone Habitat
Un intervento firmato da aree srl Il progetto residenziale Restellone Habitat, all’interno del piano di riqualificazione dell’area ex Enichem a Sesto San Giovanni, è gestito dalla società di sviluppo immobiliare di Aree srl, in collaborazione con Hcg, lo studio di architettura Torlaschi, Atelier studio di progettazione e consulenza in urbanistica ed architettura. La commercializzazione dell’intervento è affidata a FinProject Group; Tel. 02 26.26.38.68; Fax 02 26.26.38.86; info@gruppofinproject.it; www.finprojectgroup.it Studio Trezzi & C. s.a.s.; Tel. 02 24.24.107 Fax 02 26.22.73.93; info@studio-trezzi.it
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