lunedì 6 ottobre 2008

High design in un “loft” a Milano

Vi è mai capitato di leggere “About a boy”, uno tra i romanzi più “cattivi” di Nick Hornby? Nella versione cinematografica il protagonista, un single impenitente interpretato da Hugh Grant, vive in un meraviglioso appartamento dotato di ogni comfort.
La casa della pellicola interpretata dall’attore inglese è molto somigliante al progetto realizzato dallo studio di architetti associati Metroarea, fondato nel 2007 da Tazio di Pretoro, Giulio Paladini e Antonio Baroncelli. Siamo a Milano, nella suggestiva zona dei Navigli.
Lo spazio dell’appartamento consiste in 125.5 mq, disposti su di un unico piano. L'alloggio si trova al quinto piano (sottotetto) di uno stabile signorile della fine del secolo, servito dall’ascensore condominiale.
La linea guida del progetto è stata di pensare l’ambiente come se fosse un loft, vale a dire come un unico grande ambiente diviso solo attraverso alcuni elementi puntuali: il camino, ad esempio, o il banco bar.
L’appartamento è dotato di un servizio igienico, ma allo stesso tempo è stato predisposto al fine di poter creare un'ulteriore camera da letto ed un bagno aggiuntivo. La residenza è caratterizzata da finiture di altissimo pregio, composte da falegnamerie ed arredi fissi, realizzati appositamente per questi spazi su disegno dell'architetto.
Anche alcuni elementi dell’arredamento, come il divano ed il letto, sono fatti su misura, così come la cucina.
Vere e proprie “chicche d’arredamento” creano un ambiente elegante, ricercato eppure al tempo stesso assolutamente personale. Troviamo ad esempio il celebre tavolo Tulip, disegnato nel 1956 dal designer finlandese Eero Saarinen, e le sedie Panton a cui Verner Panton lavorò per anni prima di realizzare, in collaborazione con Vitra il primo prototipo nel 1960. Il bagno, in pietra serena, è stato impreziosito da idro-docce.
Grande rilevanza è stata data all'impianto di alta fedeltà: le casse “Tony Gallo”, definite come “la Rolls Royce della stereofonia”, sono sparse in tutta la casa. A completare l’appartamento decisamente high tech, è stato predisposto l’impianto per il videoproiettore e per la cablatura in tutti i vani.

STUDIO METROAREA ARCHITETTI ASSOCIATI
Nel 2007 i tre architetti Tazio di Pretoro, Giulio Paladini e Antonio Baroncelli, decidono di unire le loro competenze formatesi attraverso lo Iuav di Venezia, il Politecnico di Milano, il Master Internazionale “High Rise Building” alla TU Delft in Olanda, la collaborazione con prestigiosi studi italiani e internazionali come OMA/Rem Koolhaas e Foster & Partners. Fondano lo studio Metroarea che si pone nel panorama architettonico contemporaneo come un laboratorio aperto agli esperimenti proposti dall’industria edilizia con lo scopo di coniugare le necessità del mercato ad una ricerca tipologica e formale, entrambi sostenibili sia economicamente che ambientalmente. www.metroarea.it

Manuela Stucchi

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