mercoledì 27 agosto 2008

Ecco fatto, adesso c’è spazio per tutti


Il problema fondamentale da risolvere, nella ristrutturazione di questo appartamento è stato quello di soddisfare le richieste della committenza, vale a dire separare i due figli che hanno età e sesso diversi, avere una camera per i genitori con bagno annesso, ricavare un ripostiglio per compensare l’assenza di cantina o solaio, avere una zona giorno più vivibile, separata dalla zona notte, avendo a disposizione pochi metri quadri e poche finestre.
Vitale, per riuscire a sfruttare la superficie disponibile, è ridurre al minimo la distribuzione: separando la zona notte dei genitori da quella dei figli, si riesce a trasformare la zona giorno in “cuore della casa”, punto d’incontro della famiglia, ed al tempo stesso distribuzione alle zone più private.
La posizione della braga e del montante dell’acqua calda sanitaria centralizzata hanno portato a raggruppare le zone di servizio in un unico blocco, che funge anche da diaframma tra la zona notte dei genitori e la zona giorno; il piccolo corridoio necessario per distribuire gli ambienti ha offerto l’occasione per creare un ripostiglio in quota e a rendere più discreto il passaggio, grazie al rilassamento del soffitto.
Come già nello stato di fatto, il bagno aerato ed il vano cottura si attestano su una finestra divisa in due parti; questo accorgimento ha permesso di avere un miglior rapporto aero-illuminante per la zona giorno, e soddisfare l’obbligo di legge di avere almeno un bagno aerato (avendo più di una camera da letto nonostante la superficie sia inferiore a 70 mq).
Il pavimento, parquet massello, essenza rovere, listello standard, è stato posato in tutta la casa, tranne che nei bagni, per sottolineare la continuità tra i diversi ambienti, e di conseguenza per dare una sensazione di maggiore ampiezza.
Per riuscire a dare una separazione ai figli, si è deciso di mantenere invariata la dimensione della camera più grande (data la posizione della finestra, non poteva essere ridotta), e di destinarla a loro. Per prima cosa sono stati fatti due accessi indipendenti, in modo da dare a ciascun figlio il suo spazio “personale”.
Una libreria da pavimento a soffitto, disegnata su misura ha permesso di creare due ambienti separati, per i letti dei bambini, mentre la condivisione di un tavolo di studio, come un grande davanzale interno, garantisce un corretto apporto di luce e ricambio d’aria ad entrambi gli spazi. Sopra al piano comune sono state montate delle persiane a libro, chiudibili in caso di ….divergenze di opinione!

L'ARCHITETTO CHIARA MARIA SALVINI

Chiara Maria Salvini respira aria di architettura da quando è nata nel 1972 a Milano. I suoi genitori Renato e Marialuisa sono infatti entrambi architetti. Il padre è docente (ricercatore) al Politecnico di Milano, dove l’architetto Salvini si laurea in architettura nel 1998. Si specializza in ristrutturazione d’interni e lavora sia in proprio sia in collaborazione con il marito Marco Pizzuto, anche lui architetto. In parallelo all’attività professionale, lavora come cultore della materia al Politecnico di Milano ed al Polo regionale di Lecco.
Contatti:
Mail: chiaramsalvini@yahoo.it
Studio: v.le Monte Rosa 27, Milano.

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