venerdì 2 luglio 2010

Terzo appuntamento con Ideecostruttive nella nuova sede di 3M

Lunedì 5 luglio 2010 ore 17,00* – 3M Italia – Pioltello, MI
(Via N. Bobbio 21 – strada Rivoltana km4)

Ingresso Libero per accreditarsi inviate una mail a House Company Edizioni

Ne discutono
MARIO MASCOLO Presidente e Amministratore Delegato 3M ITALIA
ENZO MARI Designer
LAURA BALBO Sociologa
MARIO CUCINELLA Architetto
ROBERTO CHERUBINI Docente di progettazione architettonica
Centro Studi Interdisciplinari sull’Architettura e sull’Ambiente
DOMENICO DE MASI Sociologo
FRANCESCO SPADARO Architetto
LUCA GUIDO Architetto
* Dalle ore 17,00 visite guidate alla nuova sede 3M, il dibattito avrà inizio alle 18,00

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venerdì 18 giugno 2010

Ciclo di incontri - Ideecostruttive work in progress*2


Dal caos del linguaggio delle idee alla trasparenza
delle scelte condivise sulla cultura dell’abitare.


Mercoledì 23 giugno 2010 ore 18,00 Legambiente di Milano (Via G. Vida 7)
Ingresso Libero per accreditarsi inviate una mail a House Company Edizioni

Ne discutono
CLAUDIO DE ALBERTIS Presidente Assimpredil
LORENZO FABIAN Docente di Urbanistica IUAV
ANDREAS KIPAR Presidente Green City Italia
UGO LA PIETRA Architetto, Artista, Designer
GIANNEGIDIO SILVA Presidente Metropolitana di Napoli
CARLO VALTOLINA Presidente del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano
FRANCESCO ARECCO Avvocato, esperto di Energia ed Ambiente
ANDREA POGGIO Presidente Fondazione Legambiente Innovazione

Nell’occasione sarà presentato il Concorso Nazionale (1a Edizione)
“ECOHOUSING ART - Premio IMMOBILIARE 2011”
Giovanni Pivetta, direttore editoriale HOUSE COMPANY
Greta La Rocca, coordinatrice editoriale

A partire dalla green economy e dall’ecosostenibilità ambientale ci si interroga sul senso dell’abitare. È partito l’11 giugno dalla Triennale di Milano un ciclo d’incontri,
*il laboratorio dell’Industria dell’Abitare, che farà tappa nelle principali città italiane per tutto il 2010 per discutere con i protagonisti, intellettuali - professionisti - imprenditori, sulle trasformazioni delle forme dell’abitare. Con aperture, scambi e contaminazioni tra Energie alternative, Urbanistica, Sociologia, Eco pensiero, Architettura, Design, Edilizia, Costruzioni, Real Estate, Tecnologia, Arte, Arredamento, Cultura verde.

Perché è appena iniziata un’epoca nuova contrassegnata da profondi mutamenti e processi innovativi, in via di sviluppo, che stanno rapidamente trasformando i caratteri prevalenti di concezione urbanistica della città, di un approccio ecologico nella sostenibilità ambientale, di investimento immobiliare, metodologia costruttiva e filosofia abitativa.
Mettiamo l’accento sulla visione dell’ambiente naturale e dell’ambiente costruito come motore di una nuova economia. Diventiamo a livello europeo e internazionale il laboratorio per la ricerca e la realizzazione dell’edificio e della casa ecosostenibile del futuro, dell’innovazione nel design e nell’arredamento per un’ecologica integrazione abitativa.

» Lunedì 5 luglio 2010 Sede 3M ore 18,00
Ideecostruttive work in progress*3
» Mercoledì 14 luglio 2010 Design Library ore 21,00
Ideecostruttive work in progress*4
» Mercoledì 21 luglio 2010 Design Library ore 21,00
Ideecostruttive work in progress*5
* il laboratorio dell’Industria dell’Abitare

Grazie per la sua partecipazione
A presto

Daniela Paola Aglione Coordinatrice del Concorso
Silvia Pirovano Segreteria del Concorso
Greta La Rocca Coordinatrice Editoriale

http://www.immobilia-re.eu
http://www.ecohousing-art.it
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venerdì 16 aprile 2010

Che fine ha fatto l'architettura? Boeri, forse ti è sfuggito qualcosa?!

Frammenti ed Effetti
de La Maddalena,
una vicenda
di buona architettura




Il Moralista. Una figura che in Italia viene derisa e a volte odiata, che si costringe a digiuni di opportunismo e di sano egoismo, un eretico perché osa scagliare la prima pietra, comunque uno stupido perché in fin dei conti è “così che fan tutti”. Quasi una professione, antipatica ma rispettata, pericolosa ma sostenuta da una cultura dove il senso della colpa e della giustizia si mescolano. Una professione che tutti, chi più chi meno, praticano per via di un’educazione evangelica che spinge a una forte responsabilizzazione dell’individuo. È tutto qui quello che distingue un Paese che funziona da uno che sta mettendo la marcia indietro!

Questa la doverosa premessa ad un racconto senza pregiudizi, il nostro, che sembra far emergere uno spaccato italiano immerso tra il sonno della ragione, una morale amoralità, il conformismo intellettuale e la Cultura del Fare che sa di cultura dell’affare o dell’arraffare. La domanda di fondo che ci poniamo è: ma dove va l’Architettura e l’Architetto, la pianificazione territtoriale e l’Urbanista? Di quale economia e modello di sviluppo stiamo parlando?!

Involontario attore del racconto è l’architetto Stefano Boeri e… Se il segno dell’epoca è la confusione, io vedo alla base di tale confusione una rottura tra le cose e le parole, le idee, i segni che le rappresentano… Il teatro della vita, che non risiede in niente di specifico, ma si serve di tutti i linguaggi (gesti, suoni, parole, fuoco, grida) si ritrova esattamente al punto in cui lo spirito ha bisogno di un linguaggio per manifestarsi - le parole non sono mie ma di Antonin Artaud. (Marsiglia, 4 settembre 1896 – Ivry, 4 marzo 1948. Fu un commediografo, attore teatrale, scrittore e regista teatrale francese)

Chi è Stefano Boeri
Architetto e urbanista, docente di progettazione urbanistica presso il Politecnico di Milano e visiting professor al GSD di Harvard - Harvard University Graduate School of Design. Dal 2004 all’aprile 2007 è stato direttore della rivista internazionale Domus. Da settembre 2007 dirige la rivista internazionale Abitare. È fondatore dell’agenzia di ricerca Multiplicity (multiplicity.it) con la quale ha realizzato, nel 2002, “U.S.E. Uncertain states of Europe”, una ricerca sul futuro dell’Europa. Tra i progetti di rilievo svolti con Boeri Studio: la nuova sede del Policlinico di Milano, la nuova sede di Siemens a Milano, le torri di edilizia residenziale sostenibile del quartiere Isola, la Villa a Marsiglia. Le sue riflessioni sulla sostenibilità come diverse forme di riconciliazione tra cultura urbana e natura, tradotta con l’installazione Sostenibili Distopie, sono state presentate alla 11a edizione, nel 2008, della Biennale di Architettura di Venezia.

Perché parliamo di Stefano Boeri
G8 2009 - Expo 2015, le emergenze italiane. A lui e al suo studio è affidato l’incarico di progettare la riqualificazione dell’area de La Maddalena in Sardegna sede del G8 2009. Lui, l’architetto italiano membro della Consulta architettonica che ha redatto il Conceptual Master Plan per l’Esposizione Universale di Milano del 2015.

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I politici: sì alle archistar, riempiono le pagine dei giornali

Non bisogna costruire grattacieli solo perché sono espressioni di potere. In Italia non ha senso parlare di città verticali, siamo un Paese che non cresce

È un’archistar?
No! Credo che i problemi siano due: da una parte il bisogno mediatico che ha un architetto quando realizza opere che creano dibattito; dall’altra questo però testimonia anche la crisi della comunicazione. Il lavoro delle archistar è più civile: questi architetti hanno lo stesso ruolo di tanti uomini importanti, come i medici o gli avvocati. Dietro alle archistar devono esserci persone di cultura, ma non sempre è così: si mediatizza l’immagine e poi si perdono i contenuti. L’architetto è una persona importante, perché lavora dentro la società, dentro la cultura, è comunque una figura che emerge. Le nostre archistar locali, italiane, hanno ricevuto riconoscimenti internazionali: questo dimostra che chi fa bene il suo lavoro viene apprezzato perché segna un momento della storia. Poi però diventa una star perché il meccanismo mediatico lo trasforma in oggetto di comunicazione glamour, ma fa parte del gioco, no?

Perché non si definisce un’archistar?
Non mi piace questa deriva che spinge più sull’immagine che sui contenuti, mi sembra più interessante parlare del mio lavoro, punto di riferimento per i giovani, per chi vuole disegnare l’architettura. Mi sento un po’ come un medico che opera a cuore aperto, ma che quando esce dall’ospedale non viene sempre fotografato. Il mio ruolo è più normale.

Chi solo le archistar ?
Renzo Piano senza dubbio, una persona conosciuta da tutti, e Massimiliano Fuksas. Questi architetti stanno segnando il nostro tempo, li possiamo chiamare archistar perché sono uomini di cultura.

Per leggere tutta l'intervista all'architetto Mario Cucinella clicca qui