Una casa ecologica e costruita con materiali naturali ma anche hi-tech e dotata di tutti i comfort.
Potrebbe sembrare un'idea scontata, ma provate a immaginarla costruita su un albero.
Il sogno di evadere dalla quotidianità ha spinto ciascuno di noi, almeno nell'infanzia, ad arrampicarsi tra i rami per scrutare la realtà da un nuovo punto di vista e avere un angolo di mondo tutto per sé.
Ma ci sono bambini che restano sognatori anche da adulti: nascono così le case sull'albero che certamente sarebbero piaciute al barone Cosimo, creato dalla penna di Italo Calvino, che scelse di salire su un albero per non scendervi mai più.
Non immaginatevi delle semplici casette, come per esempio si possono vedere nei film, ma delle vere e proprie "case d'autore".
Nel 2005 il duca e la duchessa di Norhumberland hanno commissionato alla TreeHouse Co. la creazione della più grande casa sull’albero al mondo nei giardini del castello di Alnwick in Inghilterra, che ospita un lussuoso ristorante da 120 coperti, un negozio, due aule scolastiche, e due sale da pranzo private.
Molti i progetti che sono stati realizzati sia a livello europeo sia internazionale, ma in Italia? Nel Belpaese tutto è nato quasi per gioco da un gruppo di ex compagni di università, fondatori dell'azienda romana "lacasa sullalbero", ma ora i loro lavori sono richiestissimi anche all'estero. Ma cosa differenzia la loro attività dalle altre? Non si tratta di case costruite su sostegni "esterni", tipo palafitte, né di case realizzare "intorno" agli alberi, ma di vere e proprie abitazioni perfettamente funzionali, con elettricità, telefoni e bagni, tutto rigorosamente costruito rispettando le regole dell'ecosostenibilità.
Legno su legno è alla base di questi progetti, ma si fa ampio uso anche di altri materiali, naturali-vegetali (sughero, canapa, bambù, tessuti), plastici come resine e metalli, soprattutto negli interni.
È l’albero con il suo tronco, i suoi rami e le sue foglie a determinare la costruzione della casa e a suggerirne la tipologia: ogni tipo di albero può ospitare una casa differente.
La scelta della pianta viene effettuata con l'aiuto di un esperto di dendrologia (parte della botanica che studia le piante legnose), che ne valuta lo stato fitosanitario, per stabilire se sia staticamente adatta ad "ospitare" una casa, accertando la resistenza e la portanza del legno.
Per quanto riguarda le tecniche costruttive, è necessario precisare che l'albero non viene assolutamente inciso tramite chiodi, viti, ganci, chiavardine, tirafondi o quant'altro.
Viene utilizzato un duplice sistema di ancoraggio: morse regolabili permettono una manutenzione accorta non solo per la statica della struttura, ma anche per la salute dell'albero.
In linea di massima prevale la scelta di agganciarsi con dei cavi tiranti alle branchie superiori dei rami e delle biforcazioni e così sospendere le travature principali.
In questo modo la pianta non subisce alcun danno data la assoluta non invasività del sistema di sostegno.
Ma chi sono le persone che scelgono di vivere su un albero? Semplicemente clienti privati con disponibilità economica che desiderano realizzare il loro sogno d'infanzia ma anche alcuni Bed & Breakfast e agriturismi che vogliono offrire ai propri ospiti un soggiorno magico e fuori dal comune.
Insomma riprovare quelle sensazioni forti che solo un bambino conosce...
Stefano Pulici e Gaia Caprotti
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mercoledì 10 settembre 2008
Tree Houses, una casa tra i rami un angolo di mondo tutto per sé
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